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«Zaini pesanti, i docenti riducano i carichi»


Dopo la protesta dei genitori di Cervignano il preside Durì invia una circolare a tutti gli insegnanti

CERVIGNANO. Gli zaini sono troppo pesanti, i genitori protestano e il preside fa partire una circolare. I docenti dovranno impegnarsi a programmare le lezioni in maniera tale, che il corredo scolastico sia ridotto e all’essenziale. A sollevare le lamentele e a scatenare le segnalazioni delle famiglie al dirigente scolastico dell’Isis della Bassa friulana, Aldo Durì, è il problema dell’eccessivo carico che i ragazzi sono costretti a portare ogni giorno a scuola: il peso degli zainetti, insomma, pieni all’inverosimile di libri e di altri materiali necessari all’attività didattica.

«Lo zaino – afferma Durì, dopo avere predisposto la circolare – pesa spesso più del dovuto. Di norma non dovrebbe superare un range tra il 10 e il 15 per cento del peso corporeo e si dovrebbe tenere conto della massa muscolare dello studente, della sua struttura scheletrica, del tempo e dello spazio di percorrenza da casa a scuola. Questo peso eccessivo – continua – è causa di disagio fisico, influisce sulla postura, sull’equilibrio e sulla deambulazione degli allievi».

Il dirigente scolastico, al di là delle prescrizioni, ricorda che il problema va inquadrato all’interno di una più ampia educazione alla salute e della promozione di stili di vita corretti. «I docenti – osserva Durì – devono impegnarsi per ridurre all’essenziale il corredo scolastico e soprattutto programmare razionalmente le lezioni. Gli allievi devono sapere in anticipo quale testo portare e non essere costretti a trascinarsi l’intera biblioteca, perché il professore decide la materia da trattare secondo l’ispirazione o nello stesso giorno prevede di trattare tutte le discipline d’insegnamento».

In molti Comuni della Bassa friulana, come ad Aquileia, l’iniziativa è sostenuta anche dall’amministrazione. Il problema del peso eccessivo degli zaini è stato sollevato anche dall’assessore comunale alla famiglia e alle politiche sociali Roberta Ventura, che, già lo scorso anno, aveva promosso il progetto “Piedibus”. «Dopo numerose sollecitazioni da parte dei genitori – spiega Ventura – lo scorso anno, in primavera, grazie alla collaborazione dell’Auser, avevamo fatto partire “Piedibus”. Le insegnanti delle scuole aquileiesi avevano collaborato di buon grado. Nei due giorni in cui era operativo il servizio, i bambini della scuola a tempo pieno lasciavano gli zaini a casa. Quest’anno il “Piedibus” è ripartito e si era chiesto agli insegnanti, che sono nuovi, di consentire agli studenti di lasciare a casa lo zaino martedì e giovedì. Purtroppo – continua –, la collaborazione è mancata. Speriamo, il prossimo mese di marzo, quando sarà riattivato il servizio (fermo per la pausa invernale), di poter contare sull’aiuto di tutti».

Elisa Michellut

02 novembre 2016

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste