Anche Zanardi Landi, presidente della fondazione Aquileia, nel nuovo Consiglio direttivo dell’ospedale vaticano: «Sono onorato, dimostrerò la mia gratitudine»
di Anna Buttazzoni
UDINE. Sorpreso e onorato. Ma anche convinto che la nuova sfida sarà per lui l’occasione «per dimostrare la mia gratitudine e restituire quando ho ricevuto». Sì, perché l’ambasciatore friulano Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia, ha un “debito” con il Bambin Gesù, di cui da ieri compone il nuovo Consiglio direttivo. Uno dei tre figli del diplomatico, fu curato nella struttura sanitaria vaticana, per un anno.
La “rivoluzione” prende forma nelle ore in cui anche l’ospedale pediatrico viene travolto dallo scandalo Vatileaks 2, per quei 200 mila euro della Fondazione utilizzati non per le cure dei bambini malati, ma per ristrutturare il lussuoso attico dove vive il cardinal Tarcisio Bertone.
Così scrive Emiliano Fittipaldi, giornalista de L’Espresso, nel suo libro “Avarizia” e la spesa viene anche confermata all’autore da Giuseppe Profiti, che è stato presidente della Fondazione fino allo scorso anno. Il Bambin Gesù insomma dev’essere rinnovato, secondo la strada già tracciata da Papa Francesco.
Tocca al cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, spazzar via le ombre e far avanzare la ristrutturazione dell’ospedale. I nuovi consiglieri nominati sono sette, persone note cui è affidato un compito importante. La presidenza è assegnata a Mariella Enoc e nel Consiglio, accanto al diplomatico friulano, fanno ingresso Ferruccio De Bortoli, l’ex direttore del Corriere della Sera; Anna Maria Tarantola, l’ex presidente Rai; Maria Bianca Farina, manager di Poste italiane e nominata da Bergoglio nell’istituto vaticano per la prevenzione e il contrasto al riciclaggio; Pietro Brunetti, l’ex manager di Atm Milano, e Caterina Sansone, della segreteria di Stato. Cosa dovranno fare lo dice il cardinale Parolin.
«L’obiettivo è trasformare il Bambin Gesù in quella grande opera di carità che Papa Francesco, sulla scia dei suoi predecessori, desidera sia e diventi sempre più. Dovrà garantire trasparenza, solidarietà e innovazione», afferma il cardinale.
Dunque, nuovi consiglieri, nuovo statuto e nuova mission. «È stata una nomina del tutto imprevista – racconta l’ambasciatore Zanardi Landi –, che mi fa molto piacere e mi onora, perché il Bambin Gesù è un punto di eccellenza in Italia, dove molti pazienti e molti medici sono in grandissima parte italiani.
E contribuire al rinnovamento di un centro così avanzato nella ricerca pediatrica, non può che farmi umanamente molto piacere. E poi la mia famiglia deve molto all’ospedale, perché uno dei miei tre figli è stato curato in quella struttura per un anno. In quell’occasione ho potuto apprezzare l’eccellenza delle cure, la straordinaria professionalità e attenzione dei medici ai pazienti e ai loro genitori.
Per me, quindi, sarà anche un modo per dimostrare la mia gratitudine al Bambin Gesù. È un’opera positiva per cui vale la pena lavorare e investire energie».
Bisogna girar pagina. La presidente Enoc conferma che la Fondazione avrà il compito di raccogliere fondi per l’ospedale da destinare alla ricerca, all’innovazione e alle iniziative di solidarietà, anche in campo internazionale. Zanardi Landi aggiunge: «Il mio contributo sarà riservato a fare in modo che il Bambin Gesù diventi una casa di vetro, dove l’impegno sarà dedicato alla massima trasparenza e alla massima attenzione per le persone e per la parte finanziaria».
Ecco la nuova missione che Papa Francesco affida alla Fondazione Bambin Gesù.
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05 novembre 2015
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