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    Tesser e Delneri il Friuli in panchina aspetta una chiamata

    Gigi fermo dall’avventura col Genoa: «Cerco un vero progetto» Attilio dopo la salvezza con la Ternana tentato dal Pavia cinese

    di Simonetta D’Este

    SAN PIETRO AL NATISONE. Due allenatori in attesa di una chiamata: il valzer delle panchine fe partire le sue note anche in Friuli. Perché Attilio Tesser e Gigi Delneri (ieri a Clenia di San Pietro al Natisone per una cena organizzata dall’associazione Vallimpiadi con Euretika e Comitato Friultomorrow) hanno tutta l’intenzione di dire sì a un progetto serio e sul quale puntare per ritornare a vincere. «Voglio lavorare, ma in una situazione giusta – ha spiegato Delneri –. Il nostro mestiere è prima di tutto passione e questa è una parte integrante. Non faccio questione di categoria, non importa se sia serie A o cadetteria, quello che aspetto è un progetto che mi dia stimoli, una piazza che abbia il calcio nel proprio dna, nella sua storia. Quello che non voglio è una situazione statica, che non mi regali emozione. Se arriva la chiamata di una società che voglia tornare ad essere protagonista, che abbia la cultura del calcio». Insomma, non dev’essere necessariamente massima serie per Gigi da Aquileia, fermo all’avventura col Genoa nel 2013, ma potrebbe essere una piazza come quelle di Cagliari o Perugia (alla ricerca di un allenatore), con la voglia di tornare protagonista.

    Ma anche Attilio Tesser, in uscita dalla Ternana con in pugno l’ennesimo capolavoro-salvezza, attende in queste ore la telefonata giusta. Quella che potrebbe essere più vicina – almeno cronologicamente parlando – è quella del Pavia, società di Lega Pro in mano a una proprietà cinese. «Mi hanno chiesto disponibilità a parlare – ha confermato Tesser – e l’ho data. In queste ore sto aspettando una telefonata. Si tratta di un programma a vincere, ma è tutto ancora da valutare». Ma non c’è solo la Lega Pro nel mirino del tecnico: ci sarebbero anche un paio di squadre di serie B in fila. «Solo chiacchiere per ora», aggiunge glissando sui nomi delle pretendenti. Anche lui, insomma, è alla ricerca di una realtà per cui valga pena investire tempo e sudore, non il classico “contrattino” annuale.

    E l’Udinese? Entrambi i tecnici – che ieri sera sono stati nominati da Daniele Damele “testimonial etici dello sport”– hanno commentato anche se da lontano le vicende bianconere. «Non entro nelle dinamiche interne – ha argomentato Delneri –, quelle che hanno portato a scegliere di non riconfermare Stramaccioni. Io lo avrei tenuto ancora una stagione, a Udine un anno solo è troppo poco per ingranare al meglio. Ora arriva Colantuono, è un tecnico che sa il fatto suo. Non sarà una stagione facile, ci sono otto, nove squadre che lotteranno per le prime posizioni, poi ci sono altre dieci che dovranno guadagnarsi gli altri posti. L’Udinese parte da una salvezza già acquisita e deve puntare alla parte sinistra della classifica».

    Su

    Di Natale perno della squadra anche per la prossima stagione punta invece Tesser: «Non mi sorprende che sia ancora a questi livelli nonostante il tempo passi. Ha tanta qualità: se starà bene fisicamente potrà ancora dare un contributo importante».

     

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    05 giugno 2015

     http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine