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Rubino, Hoppe e Taverna star di “Nei suoni dei luoghi”

Il festival al via l’8 luglio da Aquileia, a Trieste due violiniste si esibiscono al buio all’istituto Rittmeyer

TRIESTE. Macinare 3000 chilometri attraverso conservatori e Accademie prestigiose, dal Mozarteum di Salisburgo a Tirana, per ascoltare gli strumentisti più talentuosi e scovare le possibili stelle del domani. Un viaggio affascinante che sfocia “Nei Suoni dei Luoghi”, il festival internazionale che fa dello scouting musicale l’essenza del suo esistere, insieme con la proposta al pubblico di location poco praticate e mai scontate, scelte non solo nel territorio regionale ma guardando anche a Veneto e Slovenia.

Un superamento dei confini non solo topografico ma anche temporale: destagionalizzazione sarà infatti la parola d’ordine per l’edizione 2016, la diciottesima del festival organizzato dall’Associazione Progetto Musica e sostenuto da Regione Fvg e BCC regionali. E se l’inaugurazione è ormai prossima, venerdì 8 luglio alle 20.45 ad Aquileia con il Gruppo Musica Contemporanea Steffani e il loro progetto Folk Songs, i concerti – ben 34, tutti a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili – non saranno più concentrati nei due mesi cardine dell’estate, luglio e agosto, ma estesi fino alla fine dell’anno in un cartellone articolato anche nei nomi dei protagonisti. A partire da Simone Rubino, domenica 10 luglio alle 21 nel piazzale del Castello di Udine, «la più grande rivelazione nelle percussioni a livello mondiale da 60 anni a questa parte, dotato di una tecnica e comunicativa straordinaria» a detta del direttore artistico Enrico Bronzi, violoncellista del Trio di Parma. Ci sarà Alessandro Taverna, stella del piano, mentre ad ottobre arriverà, molto attesa, la violinista svizzera Ester Hoppe, nell’unico appuntamento a pagamento (intero 10 euro) al Pasolini di Casarsa della Delizia in collaborazione, novità dell’edizione, con l’Ente Regionale Teatrale del Fvg.

Considerato il successo dello scorso anno, a Trieste si rinnoverà un appuntamento di rara suggestione: due violiniste al buio per il concerto all’Istituto Rittmeyer, il 14 ottobre, unica “data” con prenotazione obbligatoria. «Un’esperienza emozionante non solo per chi ascolta ma anche per chi suona», assicura il direttore generale del festival Loris Celetto. A Duino sarà invece la Chiesa di San Giovanni a ospitare il pianista Stefano Andreatta, domenica 21 agosto alle 20.45. Sempre attenti alle esigenze di acustica, i luoghi saranno protagonisti quasi quanto i suoni: dal concerto iniziale nel sito archeologico patrimonio UNESCO al percorso che vede come palcoscenici alcuni dei più bei castelli – oltre a Udine, Gorizia (25 luglio), Kromberk di Nova Gorica (26 agosto) – ville – Chiopris e Pighin (2 e 3 agosto), Vipolže, appena restaurata (2 settembre) – giardini e antichi palazzi, come il Ragazzoni di Sacile. Da ottobre in poi, altra novità dell’edizione, il festival entrerà per la prima volta nei teatri, a Casarsa, Cormons e Gradisca. Info e calendario sono disponibili sul sito www.neisuonideiluoghi.it.

Federica Gregori

29 giugno 2016

http://ilpiccolo.gelocal.it/