Operazione dei carabinieri di Udine e del nucleo tutela patrimonio artistico. I reperti rinvenuti nel caveau della filiale di Cervignano della Cassa di risparmio, dopo la rapina del 3 giugno scorso. Nelle cassette di sicurezza c’erano 209 reperti e manufatti di eccezionale valore storico e artistico
di Elisa Michellut
AQUILEIA. Duecentonove reperti e manufatti archeologici di eccezionale valore storico e artistico, risalenti al periodo “pre-protostorico” e “paleocristiano”, sono stati recuperati dai carabinieri del Nucleo investigativo del reparto operativo del Comando provinciale di Udine e del Nucleo carabinieri tutela patrimonio artistico al termine di un’articolata attività investigativa nell’ambito delle indagini collegate alla rapina messa a segno il 3 giugno alla Cassa di Risparmio del Fvg di piazza Libertà, a Cervignano.
Spiccano, per qualità e bellezza, 108 gemme romane incise, alcune incastonate ancora nei loro gioielli. Si tratta di reperti provenienti con la massima attendibilità da Aquileia e dal suo territorio, che in età romana fu centro di produzione di un artigianato di lusso di alta qualità.
La maggior parte dei reperti, al momento depositati nel Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, è stata rinvenuta all’interno del caveau della Banca “Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia” di Cervignano, dove giacevano forse da decenni, in cassette di sicurezza aperte e poi abbandonate dai malviventi, altri sono stati recuperati successivamente nell’ambito delle indagini immediatamente aperte dai carabinieri.
Il recupero ha permesso non solo di restituire alla cittadinanza un patrimonio culturale di inestimabile valore ma anche di evitare l’immissione dei reperti nel circuito clandestino.
Si tratta di oggetti illecitamente detenuti dai possessori di alcune cassette di sicurezza. I reperti sono stati affidati al Museo Archeologico per le perizie e la catalogazione.
22 gennaio 2015
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