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Pistoia «soffia» ad Aquileia il titolo di Capitale italiana della Cultura 2017

Il sindaco Spanghero: «Analizzeremo i verbali della commissione in chiave futura»

25.01.2016  Non sarà Aquileia la Capitale italiana della Cultura del 2017. Il titolo infatti, è stato assegnato oggi a Roma alla città toscana di Pistoia. Questa la motivazione della vittoria della città di Pistoia come Capitale italiana della cultura 2017, resa nota oggi dal presidente della Commissione selezionatrice, Marco Cammelli: “Il progetto – si legge nella motivazione – per qualità e completezza sa interpretare pienamente le risorse esistenti, proiettandole in uno scenario anche internazionale di avanzato sviluppo del patrimonio culturale e della partecipazione associativa. Per queste ragioni la Commissione a maggioranza propone come Capitale italiana della cultura per il 2017 Pistoia”.

Cocente la delusione per Aquileia, che comunque reagisce in modo propositivo. «La sfida della candidatura va vissuta in ogni caso come una tappa importante per lo sviluppo della nostra città, un’occasione preziosa che ci ha permesso di mettere a sistema idee, progetti e far dialogare tutte le realtà culturali, sociali ed economiche del nostro territorio – commenta Gabriele Spanghero, sindaco di Aquileia – : Mai prima d’ora infatti si sono tenuti tavoli di discussione sulle programmazioni culturali della cittadina con la presenza di tutti gli enti e istituzioni. Consulteremo le motivazioni della proclamazione con tutte le considerazioni presenti nei verbali della Commissione per acquisire maggior consapevolezza rispetto al lavoro svolto e in prospettiva futura. Pubblicheremo il dossier in modo da aumentare le possibilità di conoscenza e partecipazione della cittadinanza alle progettualità presentate che, nei limiti del possibile si cercherà di realizzare».

«L’idea centrale del dossier era, e rimane, di portare in Europa e in un mondo scosso in questi anni da tante crisi, l’idea di convivenza e dialogo che hanno caratterizzato la storia di Aquileia – aggiunge Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia -. Perseguiremo comunque questo obiettivo con i progetti già allo studio anche perché Aquileia merita di poter riaffermare il proprio ruolo  di polo internazionale e riferimento culturale per l’archeologia. Siamo convinti che la ricchezza e varietà del patrimonio aquileiese, che abbraccia ambiti, aspetti e situazioni talora singolari e prestigiosi, non debba essere prerogativa di pochi, bensì svolgere la funzione educativa e di arricchimento che i beni culturali, intesi nella loro generalità, sono chiamati costituzionalmente ad assumere»

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