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Parte una raccolta di generi primari e la Lega non ci sta

di Elisa Michellut

AQUILEIA. Parte la raccolta di generi di prima necessità per i migranti e scoppia la polemica nella città romana. Anpi e Fondazione Valmi Puntin, assieme a Spi Cgil e Auser, hanno deciso di promuovere questa raccolta a favore dei migranti privi di sistemazione nelle strutture di accoglienza, in particolare i profughi assistiti dall’associazione “Insieme con voi” di Gorizia. Immediata la reazione della Lega Nord, che si fa portavoce del malcontento di alcuni aquileiesi che non hanno gradito l’iniziativa.

«Fa più audience aiutare un siriano piuttosto che un aquileiese», attacca il coordinatore di Cervignano e Aquileia, Alberto Puntel.

L’Anpi chiarisce la finalità della raccolta. «Si tratta – sostengono i vertici – di un primo e concreto modo di affrontare la problematica delle migliaia di esseri umani che, fuggendo dalle zone di crisi e di guerra, stanno cercando di raggiungere l’Europa e di ottenere asilo».

La raccolta di coperte, vestiario (indumenti invernali da uomo con preferenza taglie small e medium e biancheria intima), prodotti per igiene personale, generi alimentari non deteriorabili (pasta, riso, sale, zucchero, olio, salsa di pomodoro, legumi, fette biscottate, marmellata, alimenti in scatola) e le offerte libere inizieranno venerdì e proseguiranno fino a domenica 4 ottobre. Il punto di raccolta, dalle 17 alle 19 di ogni giorno, sarà la sede della Fondazione Puntin, vicolo Zorutti, Casa del Popolo.

Le associazioni, nel volantino distribuito ai cittadini, scrivono: «Le tante persone che provano a raggiungere via mare le nostre coste o che attraversano a piedi migliaia di chilometri per arrivare in Europa ci pongono di fronte a una grande responsabilità. È necessario che l’Unione europea e i singoli Stati membri agiscano per determinare una politica comune sull’immigrazione, improntata su valori di solidarietà umana. Alimentare un clima di intolleranza e odio, alzare muri, bloccare i migranti per rispedirli indietro non è la soluzione».

Secondo gli organizzatori è necessario aprire canali umanitari che permettano a quanti fuggono da fame, guerre e persecuzioni di approdare in Europa senza rischiare la vita, dando loro una accoglienza dignitosa. «Non in centri di indebita detenzione ma in strutture adeguate – precisano i sodalizi –. Queste persone devono avere la possibilità di decidere dove richiedere asilo e dove stabilirsi per cominciare una nuova esistenza». L’idea non piace alla Lega. «La crisi ha colpito anche la Bassa – commenta Puntel, che ieri si è confrontato con la storica referente aquileiese del Carroccio,

Franca Chiarcos –. Questi benpensanti ritengono dia più lustro aiutare il prossimo più lontano invece di quello più vicino. Noi siamo per una solidarietà che pensa prima a chi abita a casa nostra, anche straniero. Purtroppo fa più audience aiutare un siriano piuttosto di un aquileiese».

23 settembre 2015

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine