Prossimi eventi

  • Non ci sono eventi (per ora...)

Prossimi eventi

<< Mag 2024 >>
lmmgvsd
29 30 1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31 1 2

Archivio post

Palmira rinasce ad Aquileia

Da sabato la prima esposizione dedicata in Europa alla città siriana mutilata dai talebani

di CRISTINA BORSATTI

«Sono orgoglioso di ospitare questa conferenza stampa. In un mondo di attività culturali spesso a carattere commerciale, la mostra “Volti di Palmira ad Aquileia” è finalmente un’iniziativa culturale utile a livello internazionale, un’operazione di politica estera culturale». Si è espresso così Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che ieri a Roma ha ospitato nel suo Ministero la conferenza stampa di presentazione della mostra che aprirà il prossimo 2 luglio al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia.

“Volti di Palmira ad Aquileia”, prima mostra dedicata in Europa alla città siriana dopo le distruzioni recentemente perpetrate, è solo l’ultima tappa di un percorso iniziato due anni fa. Un’altra tappa, dal fortissimo valore simbolico, di un progetto, “Archeologia ferita”, a cui ha dato vita la Fondazione Aquileia in collaborazione con il Polo museale del Friuli Venezia Giulia, nel 2015. «Un tentativo riuscito di porre l’attenzione del pubblico su ciò che sta accadendo», ha riferito Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia. «Per dare conto di quanto accade ormai da anni nei Paesi teatro di distruzioni e violenze operate dal terrorismo fondamentalista, mostrando al pubblico opere provenienti da quei siti».

Ancora scorrono vivide le immagini della furia iconoclasta perpetrata a Palmira, ancora commuove e indigna la morte di Khaled al-Asaad, direttore generale delle Antichità di Palmira, decapitato il 18 agosto 2015 per essersi rifiutato di lasciare la città e collaborare con i terroristi. «A lui andrebbe dedicata questa mostra» ha suggerito la presidente della Regione, Debora Serracchiani. «Grazie a Dario Franceschini e al Ministero che presiede, abbiamo potuto dar vita ad “Archeologia ferita”, per fare della memoria il nostro presente, e attraverso la cultura fare politica estera».

Tutti concordi nell’attribuire alla mostra il primario compito di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sui danni artistici e culturali che si stanno verificando nell’area del Mediterraneo. I danni più riparabili, quando sarà possibile una ricostruzione, pur sempre una distruzione della memoria nel suo complesso, di un immenso patrimonio culturale.

“Volti di Palmira ad Aquileia” verrà inaugurata sabato e sarà anche visivamente stupefacente. Ventotto le opere esposte, grazie a una collaborazione internazionale, con prestiti concessi dal Terra Sancta Museum di Gerusalemme, dai Musei Vaticani, di Musei Capitolini, dal Museo delle Civiltà-Collezioni di Arte Orientale “Giuseppe Tucci”, dal Museo di Scultura Antica “Giovanni Barraco”, dal Civico Museo Archeologico di Milano e da una collezione privata. Saranno sedici i pezzi originari di Palmira, otto quelli provenienti da Aquileia, a dimostrare, nonostante la distanza geografica, la comunanza culturale delle due città, entrambe Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Tra i tanti patrocini anche quello della Commissione Nazionale Italiana dell’Unesco. Perché quello in mostra sarà un patrimonio culturale universale, di cui Aquileia non sarà solo scenario ma anche assoluta protagonista. «Motivo di orgoglio per me e per la comunità», ha dichiarato il sindaco Gabriele Spanghero. «Perché con questa iniziativa – ha aggiunto – Aquileia è diventata un punto di riferimento culturale di un messaggio transnazionale di tolleranza». Gli fa eco Serracchiani. «Stiamo cercando di mantenere alta la memoria di tutti e abbiamo già raggiunto molte più persone del previsto, rilanciando al contempo Aquileia e tutto il Friuli Venezia Giulia».

Tra gli ospiti della conferenza stampa anche uno dei più importanti archeologici italiani, Paolo Matthiae, che ha espresso ottimismo per la ricostruzione di Palmira. «Sarà un compito complesso – ha detto – ma le esplosioni non hanno polverizzato le rovine. Palmira resiste al 70 per cento, e al termine del conflitto sarà possibile immaginare una ricostruzione». La bellezza di Palmira verrà esposta ad Aquileia grazie ad alcuni monumenti funerari, rilievi che rivestono grande importanza nell’affermazione mondiale della città e che ritraggono gli antichi cittadini di Palmira, con i loro abiti e i gioielli. Esposti accanto alle opere provenienti da Aquileia, per mettere in evidenza la presenza di una matrice comune tra le due città. «È su questa unità culturale che la mostra vuole porre l’accento». Ha detto Luca Caburlotto, direttore del Polo Museale del Fvg, alle prese con un’iniziativa che durerà tutta l’estate, con conferenze e esposizioni. E alla mostra “Sguardi su Palmira–fotografie di Elio Ciol eseguite il 29 marzo 1996”, venti scatti inediti prima delle recenti distruzioni. Un’iniziativa che durerà per sempre, grazie ai restauri, a opera del Polo Museale, dei reperti concessi in prestito dal Terra Sancta di Gerusalemme.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

29 giugno 2017

http://ilpiccolo.gelocal.it/