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Maxi furto in un edificio del Comune: rubati sanitari e infrante le vetrate

E’ successo nell’ex struttura della Comunità Incontro. Il colpo si aggira sui 30 mila euro. Si è accorto martedì un dipendente, indagano i carabinieri. Il sindaco: danneggiato il patrimonio di tutti

di Elisa Michellut

AQUILEIA. Maxi furto da 30 mila euro nell’ex struttura della Comunità Incontro di Aquileia, in località Quarta Partita. Sono stati rubati sanitari, rubinetti, plafoniere, termosifoni e addirittura un servoscala per trasporto disabili. Ingenti i danni. Sono state rotte, si pensa con un piede di porco oppure con una pietra, quasi tutte le vetrate dell’edificio.

Ad accorgersi del furto, martedì, è stato un operaio del Comune di Aquileia, ente proprietario di uno degli immobili. I ladri, sicuramente più di uno, hanno agito nei giorni scorsi, molto probabilmente nel cuore della notte.

La struttura, in passato adibita a laboratorio artigianale di falegnameria e a varie attività didattiche, si trova in aperta campagna, in una zona isolata. I soliti ignoti hanno agito indisturbati e senza essere visti. Per entrare è stata forzata una porta finestra. Come detto, sono state mandate in frantumi tutte le vetrate. Non è chiaro se sia opera delle stesse persone che hanno messo a segno il colpo. Potrebbe trattarsi di un atto vandalico compiuto in un secondo momento da persone diverse.

L’immobile è abbandonato da tempo e i controlli non vengono effettuati quotidianamente. Ieri pomeriggio il Comune ha denunciato l’accaduto alla stazione dei carabinieri di Aquileia.

Le forze dell’ordine stanno indagando per risalire agli autori del furto. Il sindaco, Gabriele Spanghero, è stato informato dagli uffici comunali. «Sono ovviamente amareggiato – le sue parole –. Purtroppo questi episodi danneggiano il patrimonio di tutti i cittadini. Il mio invito ai residenti, qualora dovessero notare movimenti sospetti o persone sconosciute aggirarsi nei paraggi, è di avvisare immediatamente chi di dovere.

Forse se creiamo una rete sarà più semplice limitare questi fatti particolarmente sgradevoli. I danneggiamenti sono stati effettuati in entrambe le strutture: in quella di proprietà comunale ma anche in quella che appartiene alla Comunità Incontro. Confermo che i danni sono ingenti. Tutte le vetrate sono state rotte – conclude – ed è stato rubato tutto ciò che era rimasto all’interno dell’ex laboratorio».

Nel 2009 il Consorzio di Bonifica Bassa friulana aveva trasferito alla Comunità Incontro, di don Piero Gelmini, la vecchia casa del guardiano dell’idrovora Ca’Ospitale, un immobile di oltre 300 metri quadri coperti con 4200 metri quadri di verde.

La comunità aveva come scopo principale l’assistenza delle persone bisognose, alle quali veniva offerta accoglienza, formazione scolastica e professionale e assistenza spirituale. L’edificio, da circa sette anni, è disabitato e pertanto facile bersaglio di atti vandalici e furti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

10 maggio 2017

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