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Maratona Unesco, da Houston al Friuli la sfida degli atleti disabili

A  Pasquetta in gara anche quattro statunitensi con i colori della Achilles International. La società è stata fondata dall’udinese Paola Del Zotto, moglie dello scienziato Ferrari

di Elena Del Giudice

UDINE. Sono atterrati a Venezia venerdì e saranno in prima fila all’avvio della Unesco Cities Marathon, indossando i colori della Achilles International di Houston, fondata nella cittadina texana da Paola Del Zotto, moglie dello scienziato friulano Mauro Ferrari. Si tratta di quatto atleti disabili con i loro accompagnatori (e accompagnatrici, visto che viaggiano con le consorti) che desideravano partecipare a questo evento, l’unica maratona che unisce tra loro due città Unesco (Aquileia e Cividale) attraversandone una terza che aspira a diventarlo (Palmanova).

Artefice di questo scambio, visto che in Fvg è nata da poco la Achilles International Italia, che ha sede a Udine e che è presieduta da Laura Bassi, è proprio Paola Del Zotto.

 

«Tempo fa – ha raccontato – sono rimasta colpita da una coppia che usciva da una piscina. Si trattava di due persone legate tra loro da un filo e uno dei due era un non vedente. Ho scoperto così la nascita di questa associazione, l’Achilles International che prende il nome dal leggendario eroe ateniese che, com’è noto, aveva un problema al tallone, che mette insieme atleti abili e diversamente abili affinchè insieme possano partecipare a varie competizioni.

Questa associazione – ha aggiunto Paola Del Zotto, già consigliere comunale a Udine – , nata nel 1983, si è rapidamente estesa negli Usa e noi abbiamo fatto partire la sezione di Houston che conta una ventina di atleti e una quarantina di volontari».

Quindi la decisione di «provare ad innestare i semi di Achilles International a Udine, cosa resa possibile dalla disponibilità di Laura Bassi, «esempio di determinazione e voglia di vivere», come l’ha definita Mauro Ferrari, che la conobbe quando era ancora ricoverata in terapia intensiva e lottava per la propria vita.

E proprio lì, in ospedale, dove si era recato per incontrarla, Ferrari la salutò incoraggiandola a guarire perché 9 mesi più tardi si sarebbe svolta la Unesco Cities Marathon e l’avrebbero affrontata insieme.

Ed è accaduto davvero: Laura ha partecipato a quella maratona tagliando il traguardo insieme a Mauro Ferrari. «Quell’immagine di Laura ha fatto il giro del mondo» commuovendo, incoraggiando, sostenendo chi sta ancora lottando per la propria vita e la propria salute.

L’edizione 2016 della Unesco Cities Marathon, registra dunque la partecipazione, ancora una volta, dello scienziato italiano, massimo esperto al mondo di nanotecnologie, presidente del Houston Methodist Research Institute, e autore di una scoperta per il trattamento del cancro al seno con metastasi che apre nuove speranze per la cura di questa patologia (presentata l’altro giorno proprio in Friuli, dopo la pubblicazione sulla principale rivista scientifica del settore), e di un gruppo di atleti americani che diventeranno «ambasciatori di questa terra negli Usa», ha aggiunto Ferrari.

Oltre un migliaio gli iscritti, di cui circa 400 friulani; i restanti provengono da ben 19 nazioni di 4 continenti. La partenza è fissata per le ore 9.30 da Cividale e l’arrivo in piazza Capitolo ad Aquileia. Come dicevamo, questa è l’unica maratona al mondo che collega due siti appartenenti al Patrimonio Mondiale dell’Unesco: Cividale del Friuli, antica capitale longobarda, e Aquileia, centro dalle importanti vestigia romane. Le due cittadine distano esattamente 42 chilometri, la lunghezza classica della maratona.

Da qui, l’idea di una corsa che unisca simbolicamente i due centri, passando anche per Palmanova, la “città stellata” candidata a far parte del patrimonio mondiale dell’Unesco.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

28 marzo 2016

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine