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    L’appello del Vescovo: “Udine non deve escludere nessuno”

    L’omelia di monsignor Mazzocato nel giorno della festa dei patroni: «non creiamo esclusioni culturali, religiose e razziali»

    di Davide Vicedomini

    «Udine non deve escludere nessuno». L’arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato torna a parlare dei profughi e lo fa durante le celebrazioni in cattedrale nel giorno dei patroni Ermacora e Fortunato. Il suo è un appello rivolto a tutti affinché si presti «attenzione a non creare “scarti” nella società» e si creino le condizioni «per vivere in modo sereno e armonico tra tutti gli abitanti, senza eccezioni e discriminazioni».

    «Tutti devono cercare di fare del bene a tutti – ha detto il monsignore durante l’omelia –, senza creare esclusioni urbanistiche, economiche, culturali, religiose, razziali». L’arcivescovo si rifà in particolare alla recente enciclica di Papa Francesco «Laudato sii» quando parla di «salvezza comunitaria». «Ognuno – questo il monito di Mazzocato – può e deve dare il proprio contributo non pensando all’immediato tornaconto personale, ma al bene di tutti» e creare «tutte quelle attenzioni che favoriscono una vita personale e comunitaria serena e dignitosa».

    No all’indifferenza, sì alla solidarietà. Questi i capisaldi che devono guidare in futuro la comunità friulana che non deve diventare «una convivenza anonima tra persone chiuse in se stesse o nei propri circoli, ma una comunità di fratelli che sanno di dipendere l’uno dalla solidarietà dell’altro».

     

    L’arcivescovo spalanca le porte all’accoglienza e fa l’esempio della Chiesa che sta dando «un decisivo contributo grazie ai rapporti fraterni che promuovono le parrocchie, alle iniziative a favore dei ragazzi, dei giovani e delle loro famiglie, alle tante forme di solidarietà concreta a favore dei più deboli e dei più poveri».

    A questa rete di rapporti solidali e fraterni che promuovono le parrocchie, secondo Mazzocato, devono poi seguire proposte di crescita culturale e spirituale. «In questa cattedrale abbiamo moltiplicato incontri spirituali per i ragazzi, per i giovani, per gli adulti; e così in tante altre parrocchie e comunità della città – ha detto –. È un servizio che offriamo alla qualità di vita della città di Udine perché non di solo pane si vive come diceva Gesù».

    Numerose le autorità presenti al solenne pontificale, tra cui il vicesindaco di Udine, Carlo Giacomello, il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, il vicepresidente del consiglio regionale, Paride Cargnelutti, l’assessore regionale, Mariagrazia Santoro, il parlamentare Gianluigi Gigli, il prefetto di Udine, Provvidenza Delfina Raimondo, e il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Carlo Del Piano. Al termine della liturgia ecclesiastica si è tenuta la tradizionale benedizione della città con le reliquie dei santi patroni dal sagrato della cattedrale.

    Altri festeggiamenti, sempre in onore dei patroni, si sono tenuti ieri sera ad Aquileia. Assieme ai vescovi della regione e ai presuli di Austria e Slovenia, c’era anche il cardinale Francesco Coccopalmerio, Presidente del Pontificio consiglio per i testi legislativi, uno dei più stretti collaboratori di Papa Francesco. In piazza Capitolo il cardinale ha tenuto la lectio magistralis sul tema «La Chiesa di Papa Francesco: pace, giustizia, riconciliazione, misericordia».

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    13 luglio 2015

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine