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Il museo di Aquileia fa il pieno con l’Iran e punta ai generali serbi

AQUILEIA. Aquileia incassa un risultato “straordinario”, cioè 32.172 visitatori in soli quattro mesi alla mostra “Leoni e tori dall’antica Persia ad Aquileia”, organizzata dalla Fondazione Aquileia al Museo archeologico nazionale e conclusasi il 30 ottobre, e pensa al suo futuro in termini di catalizzatore di relazioni internazionali, in chiave culturale, ma anche economica. Lo promette il presidente della Fondazione, Antonio Zanardi Landi, che ieri a Udine, con il direttore del Polo museale del Fvg, Luca Caburlotto, e alla presenza della presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha illustrato il bilancio dell’esposizione realizzata in collaborazione con lo stesso Polo, il National Museum of Iran e l’Iranian Cultural Heritage Handcrafts and Tourism Organization. Serracchiani soddisfatta, «perché si è visto un incremento di oltre il cento per cento rispetto al numero di visitatori nello stesso periodo dello scorso anno», quando erano stati 12mila. Zanardi Landi ha annunciato le prossime mostre ad Aquileia: “Made in Roma and in Aquileia” (sui marchi di fabbrica e di possesso) che si aprirà a gennaio a palazzo Meizlik, messo a disposizione dal Comune fino a che il Museo Archelogico sarà inagibile per i lavori in corso, e quella su “Felix Romuliana”, odierna città di Zajecar in Serbia e sugli imperatori romani nati in Serbia. «Due operazioni culturali importanti – ha commentato Zanardi Landi -, ma anche efficaci azioni di promozione del sistema Nord Est tanto che nelle prossime settimane si terranno in Confindustria incontri operativi con l’ambasciatore iraniano e con esponenti del Governo serbo». Zanardi Landi ha poi sottolineato il ruolo fondamentale delle sponsorizzazioni, «anche se il reperimento è più difficile oggi di sette-otto anni fa». «La Fondazione – ha aggiunto – chiude comunque con un passivo di due terzi, perché un terzo di quello che la mostra è costata siamo riusciti a ottenerlo tramite gli sponsor. Il passivo però – ha precisato – è più che compensato dagli introiti del biglietti che entrano nelle casse dell’erario». Per quanto riguarda i lavori di ammodernamento del Museo archeologico di Aquileia, il direttore del Polo museale Fvg Caburlotto ha anticipato che «dovrebbero chiudersi entro la primavera».

Alberto Rochira

01 novembre 2016

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