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Fondi per gli antifurti nella Bassa

La Regione ha stanziato 81mila euro, i comuni rimborseranno il 50% delle spese

CERVIGNANO. La Regione ha stanziato 81 mila euro per la sicurezza e la prevenzione dei furti sul territorio. I Comuni di Cervignano, Aquileia, Campolongo Tapogliano, Fiumicello, Ruda, Terzo di Aquileia e Villa Vicentina, nell’ambito delle proprie attività istituzionali, tra le quali rientrano anche le politiche di sicurezza urbana e le attività volte alla prevenzione dei reati, pagheranno il 50 per cento delle spese per l’installazione di sistemi antifurto e telecamere nelle abitazioni private. I cittadini che vorranno potenziare la sicurezza a casa loro potranno contare sull’aiuto delle amministrazioni comunali. Una buona notizia, soprattutto dopo i furti che si sono verificati, nei giorni scorsi, nel capoluogo della Bassa friulana. Il finanziamento, rivolto ai residenti con un Isee fino a 35 mila euro, prevede una spesa ammissibile tra i 1000 e i 3 mila euro. Il sindaco, Gianluigi Savino, spiega che i cittadini potranno anche comunicare all’amministrazione le caratteristiche dell’impianto che installeranno, in maniera tale da aggiornare il censimento della videosorveglianza a Cervignano e Comuni limitrofi e condividere queste informazioni con tutte le forze dell’ordine. Il contributo, come detto, è rivolto a residenti in regione da almeno 24 mesi e con un Isee fino a 35 mila euro. Saranno ammessi a contributo i sistemi antifurto, antirapina o antintrusione, e i sistemi di videosorveglianza (esclusi impianti di videocitofonia, porte e persiane blindate, grate e inferriate) di nuova produzione e con caratteristiche tecniche conformi alle norme vigenti. Gli impianti installati dovranno essere garantiti per almeno due anni dalla data di installazione (il costo della manodopera rientra tra le spese ammissibili). «Sarà possibile finanziare – precisa Savino – soltanto gli interventi eseguiti su immobili o porzioni di essi, quali case singole o appartamenti in condominio (sono esclusi in quest’ultimo caso gli interventi eseguiti sulle parti comuni degli edifici) nei quali risieda il nucleo familiare della persona fisica richiedente, che potrà presentare una sola domanda di contributo. La spesa massima ammissibile è pari a 3 mila euro e non sono finanziabili interventi per spese inferiori a mille euro». Il contributo massimo erogabile non potrà superare il 50 per cento della spesa ammessa a contributo e non sarà cumulabile con altri contributi concessi per le stesse finalità aventi a oggetto le stesse spese. Le spese accettate saranno solo quelle sostenute e pagate a partire dal primo gennaio al 31 maggio. Per presentare le domande c’è tempo fino al 30 giugno.

Elisa Michellut

08 gennaio 2017

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