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Delneri all’Udinese? «Non può fare miracoli». «Gli serve carta bianca»

L’umore dei tifosi è variegato dopo il cambio della guardia in panchina. Molti i pareri favorevoli, qualcuno pessimista: «Nol mangje el paneton»

di Simonetta D’Este

UDINE. Delneri è il nuovo allenatore dell’Udinese e i tifosi – come spesso accade in questi casi – si dividono tra contenti, parzialmente contenti e insoddisfatti. Il pensiero del presidente dell’Auc, Daniele Muraro, è propositivo e positivo.

«È suggestivo – dice – avere un friulano che allena l’Udinese. Qualcosa andava fatto dopo scempio di sabato. Delneri conosce la nostra realtà e i suoi tifosi, ha giocato qui e vive qui. Avrà tempo di capire la squadra, è preparato, ha molta esperienza e spero con tutto il cuore che sia persona adatta a rimettere a posto la squadra e a riportarla dove i tifosi meritano che stia. Lo aspettiamo a bere un taglio al terzo tempo assieme a tutti noi».

L’orgoglio per la scelta di un conterraneo è espressa da Matteo Foschiani su Facebook: «Da friulano dico che è bellissimo avere un allenatore originario di Aquileia. Quindi l’uomo è giusto, ma non sempre uomo giusto corrisponde ad allenatore giusto… Ci vorrà tempo per sistemare le cose. Quindi calma e fiducia».

«Credo che sia una buona scelta – è il pensiero di Francesco Borrelli –, il solo fatto di essere friulano vuole dire molto a mio parere. Certo, non potrà fare miracoli. I giocatori buoni ci sono, bisogna solo metterli bene in campo».

Gianrobert Quaino aggiunge: «Ottima mossa, un nome friulano per una tifoseria stufa di troppi stranieri», e Massimo Ricci scrive: «Il problema non riguarda solo l’allenatore, ma Delneri essendo un friulano può almeno cercare di dare un identità alla squadra, che manca da tempo».

Tra i soddisfatti della scelta c’è anche Paolo Rinaldi: «Persona seria e preparata. L’importante è che abbia carta bianca e non abbia imposizioni societarie su chi schierare in campo. Credo continuerà con il 4-4-2 recuperando Samir».

«Spero possa scegliere chi far giocare – è il pensiero anche di Marco Peirano –, perché giocatori come Adnan sono improponibili in serie A».

Lino Bortuzzo è positivo: «Arriva con tre anni di ritardo e ci saremmo risparmiati Stramaccioni, Colantuono e Iachini. Il modulo esce da solo basta far giocare ognuno nel proprio ruolo e lui in questo è molto capace», ed Eros Scuz aggiunge: «Pochi giorni fa ho parlato proprio con lui e mi ha confermato che i giocatori per rendere non devono snaturare la loro posizione. Darà spazio ai giovani, diamogli tempo».

«Spero che Delneri trasferisca grinta e specialmente cuore a questa squadra – dice Renato Tondon –, che riesca a dare un gioco dignitoso alla squadra e a far capire a questi giocatori che giocare in Friuli deve essere un onore».

Ma ci sono anche i tifosi combattuti, come Gianluca Mondi, che dichiara: «Nulla da dire sulla persona e sul professionista. Tuttavia credo che non sia allenatore da “subentro” a stagione in corso, con lui il lavoro dovrebbe partire dalla preparazione estiva».

Sulla stessa lunghezza d’onda Carlo Ciprian che aggiunge: «La metafora di una vita. Rincorrersi da sempre e incontrarsi nel momento sbagliato».

Non mancano, però, i tifosi che non condividono per nulla la scelta dei Pozzo, come Cristian Ponton, che fa anche il profeta: «Mi sbaglierò, ma ho paura che a febbraio tornerà Iachini. Delneri non lo credo adatto all’ambiente Udinese, era molto più funzionale Reja».

Ancora più categorico Dario Fanzutti: «Nol mangje el paneton».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

04 ottobre 2016

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