Obiettivo tecnico di quest’anno è battere i record, maschile e femminile. Ci proveranno due nomi illustri del pianeta maratona l’ugandese Simon Kipngetich Rugut, già secondo nel 2014, e il keniano Julius Kipkurgat Too che seppure al debutto nella maratona vanta il personale di un’ora 02’41” sui 21,097 km. In campo femminile, la più accredita sembra essere la croata Marija Vrajic.
Tempi da primato sono previsti anche nella maratona a staffetta Cividale-Palmanova (25,600 km) e Palmanova-Aquileia (16,595), frazioni che vedranno in lizza atleti etiopi e keniani.
Ma l’Unesco cities marathon non è solo una corsa agonistica ma anche un contenitore di eventi collaterali. E affrontarla il prossimo lunedì di Pasqua significa soprattutto abbinare la fatica di 42,195 km al piacere di correrla in 3 luoghi unici al mondo: Cividale, Palmanova e Aquileia.
Una quarta edizione che gli organizzatori del comitato, presieduto da Giuliano Gemo, hanno ben preparato non solo per i top runners ma soprattutto con le finalità di coinvolgere tante realtà dello sport e del sociale. «Una 42,195 chilometri che lungo il suo tracciato attraverso 11 comuni racchiude tutte le storie e le bellezze del Friuli», concetto che ieri è stato ribadito nel corso della presentazione dell’evento che si è tenuta alla sedeudinese della regione. In programma quindi anche la Trysport Unesco cities (nuoto, bicicletta e corsa), il Gran prix handbike, la Run for life, la Iulia Augusta run-Nordic walking, la corsa di 4 km per atleti Special Olympics e la marcia non competitiva per la Vita intorno ad Aquileia. (v.m.)
22 marzo 2016
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