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Alla ricerca del “Pozzo d’oro” di Attila per insegnare la storia a grandi e piccoli

«Urli, rapine, gemiti, sangue, stupri, rovine, e stragi e fuoco, d’Attila è il gioco». Come racconta Giuseppe Verdi, il passaggio per Aquileia di Attila segnò la fine della capitale della Decima regio. Ma lascia un mistero: il pozzo d’oro.

Oggi, Il “pozzo d’oro” è l’associazione di giovani tra i diciassette e i trenta anni che si occupa della valorizzazione del patrimonio culturale e artistico di Aquileia.

Secondo la leggenda, gli abitanti della cittadina, per proteggere tutti i loro ori dall’invasione del temibile Attila, li nascosero in un pozzo, con la speranza di poterli ritrovare, passato il pericolo. Secondo alcune versioni il pozzo d’oro si troverebbe a Grado.

Questo tesoro non è mai stato dissotterrato e gli abitanti lo cercano ancora. Nei contratti di compravendita dei terreni di Aquileia e Grado, è regola inserire una voce che fa riferimento proprio al tesoro e a eventuali rivalse del precedente proprietario nel momento della sua scoperta.

Dal novembre 2014 questi ragazzi si occupano della sua ricerca. «Il gruppo è nato dalla presa di coscienza del potenziale artistico del nostro paese». Così spiega Raffaele Pasini, uno dei giovani associati. I ragazzi si occupano di organizzare eventi per i bambini per avvicinarli alla bellezza della storia, attraverso giochi e avventure tra le stanze del museo o le fondamenta di un’antica Domus.

Martina Ulian, presidente dell’associazione aggiunge: «I pomeriggi a contatto con l’arte non sono finalizzati esclusivamente ai più piccoli, ma anche agli adulti. Queste esperienze sono di arricchimento anche a noi, permettendo la conoscenza di personalità molto autorevoli come storici ed esperti». I ciondoli dorati e i bracciali tempestati di pietre non sono ancora stati trovati, ma una scoperta ancora più grande è stata compiuta: il vero tesoro sta nella passione che muove il gruppo. I giovani ciceroni parteciperanno il 17, 18 e 19 giugno alla rievocazione storica “tempora”, dove vi aspettano numerosi.

 

Alessia Tartaglione

III Liceo Classico

“Dante Alighieri”

«Urli, rapine, gemiti, sangue, stupri, rovine, e stragi e fuoco, d’Attila è il gioco». Come racconta Giuseppe Verdi, il passaggio per Aquileia di Attila segnò la fine della capitale della Decima regio. Ma lascia un mistero: il pozzo d’oro.

Oggi, Il “pozzo d’oro” è l’associazione di giovani tra i diciassette e i trenta anni che si occupa della valorizzazione del patrimonio culturale e artistico di Aquileia.

Secondo la leggenda, gli abitanti della cittadina, per proteggere tutti i loro ori dall’invasione del temibile Attila, li nascosero in un pozzo, con la speranza di poterli ritrovare, passato il pericolo. Secondo alcune versioni il pozzo d’oro si troverebbe a Grado.

Questo tesoro non è mai stato dissotterrato e gli abitanti lo cercano ancora. Nei contratti di compravendita dei terreni di Aquileia e Grado, è regola inserire una voce che fa riferimento proprio al tesoro e a eventuali rivalse del precedente proprietario nel momento della sua scoperta.

Dal novembre 2014 questi ragazzi si occupano della sua ricerca. «Il gruppo è nato dalla presa di coscienza del potenziale artistico del nostro paese». Così spiega Raffaele Pasini, uno dei giovani associati. I ragazzi si occupano di organizzare eventi per i bambini per avvicinarli alla bellezza della storia, attraverso giochi e avventure tra le stanze del museo o le fondamenta di un’antica Domus.

Martina Ulian, presidente dell’associazione aggiunge: «I pomeriggi a contatto con l’arte non sono finalizzati esclusivamente ai più piccoli, ma anche agli adulti. Queste esperienze sono di arricchimento anche a noi, permettendo la conoscenza di personalità molto autorevoli come storici ed esperti». I ciondoli dorati e i bracciali tempestati di pietre non sono ancora stati trovati, ma una scoperta

ancora più grande è stata compiuta: il vero tesoro sta nella passione che muove il gruppo. I giovani ciceroni parteciperanno il 17, 18 e 19 giugno alla rievocazione storica “tempora”, dove vi aspettano numerosi.

 

Alessia Tartaglione

III Liceo Classico

“Dante Alighieri”

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste