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    Segnali di ripresa per l’economia del Friuli Venezia Giulia

    Lo rivela il primo Rapporto statistico annuale presentato a Udine da Debora Serracchiani

    La presidente della Regione Debora...

    La presidente della Regione Debora Serracchiani

    La presidente della Regione Debora Serracchiani ha presentato il 1° Rapporto statistico annuale del Friuli Venezia Giulia che raccoglie le principali informazioni della statistica ufficiale sullo stato dell’economia e della società della Regione. Si tratta di uno dei documenti del ciclo della pianificazione strategica poiché costituisce la base conoscitiva per la definizione e il monitoraggio del Piano strategico e del Piano della Prestazione.

    L’analisi del contesto economico rivela ancora un quadro a luci e ombre: le previsioni dell’Istituto Prometeia, basate su analisi econometriche formulate lo scorso luglio, indicano una parziale ripresa per il 2014 (+0,5 per cento il PIL), di entità superiore a quella media nazionale (+0,3 per cento). Nel primo trimestre 2014, secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia, la produzione industriale è aumentata del 2,8 p.c. rispetto al corrispondente periodo del 2013; il maggior contributo alla crescita dell’economia regionale è dato dall’export, previsto in aumento, nel 2014, dell’8,2% (+2,6% il dato Italia), mentre gli investimenti fissi lordi ed i consumi delle famiglie rimarranno ancora deboli, con variazioni tendenziali dell’ordine del +0,3 per cento (dato Italia rispettivamente a -0,5% per gli investimenti e +0,3 p.c. per i consumi). I timidi segnali di ripresa contribuiranno da subito al rallentamento della contrazione delle unità di lavoro (-0,2 p.c. per il 2014) ed il tasso di disoccupazione è stimato stabile al 7,7 p.c. fino al 2015, diversamente da quanto previsto per il livello nazionale dove fino a quella data crescerà al 12,8 p.c

    Rispetto al tema della ricerca e dell’innovazione, i dati sulle start up della regione indicano 60 imprese iscritte negli appositi registri camerali al 17.2.2014: due terzi di esse sono attive nei servizi, in particolare nell’informatica e nella ricerca e sviluppo, un terzo di esse sviluppa e commercializza prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico. Le imprese presenti nei parchi tecnologici nel corso del 2013 sono 184, in crescita nonostante le difficile congiuntura. Nel 2011 la spesa del Friuli Venezia Giulia in ricerca e sviluppo in rapporto al PIL era ancora inferiore (1,45 p.c.) ai livelli registrati in Austria (2,80) ed in Slovenia (2,47), ma superiore alla media nazionale (1,27) e al Veneto (1,03).

    La contrazione del reddito delle famiglie ed il rallentamento nell’erogazione del credito hanno inciso sulle compravendite immobiliari, in calo nel quarto trimestre 2013 del 2,6 p.c. (-8,1 p.c. il dato a livello nazionale) su base tendenziale: il 2013 si chiude, dunque, con una variazione tendenziale complessiva del -2,4 p.c., contrazione ben più contenuta rispetto a quella registrata a livello nazionale (-7,5 p.c.).

    13 agosto 2014

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