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Serracchiani rassicura la Carinzia sui profughi a Tarvisio

La governatrice all’omologo Kaiser: «1500 rifugiati? Saranno solo poche decine»

Debora Serracchiani (Presidente Friuli-Venezia Giulia) e Peter Kaiser (Governatore Land Carinzia)

26.01.2015 “Il numero di richiedenti asilo che si è ipotizzato possa essere ospitato a Tarvisio è nell’ordine delle decine, la presenza di queste persone non si correla a un rischio per la sicurezza e comunque è stato previsto un rafforzamento della presenza della Polizia di Stato”. Lo ha reso noto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, in una lettera inviata oggi al governatore della Carinzia, Peter Kaiser, il quale nei giorni scorsi aveva espresso il desiderio di “ricevere informazioni dettagliate” in merito alla possibile istituzione di un centro di accoglienza per richiedenti asilo presso la caserma La Marmora di Tarvisio. Ricordando che la Regione Friuli-Venezia Giulia non ha competenze dirette in tema di immigrazione, che invece spettano allo Stato Italiano e in particolare al ministero dell’Interno, ma che in ogni caso “si è resa disponibile per un’attività di coordinamento e supporto”, Serracchiani ha quindi rassicurato il governatore Kaiser.

Questi, in una sua lettera del 23 gennaio scorso, aveva manifestato il timore che questo progetto potesse comportare “la collocazione di 150 rifugiati politici, e in caso di un ulteriore ampliamento delle strutture della caserma la capacità ricettiva potrebbe arrivare fino a 1500 persone”. Una eventualità che per il governatore carinziano potrebbe “portare ad un aumento dei passaggi illegali della frontiera e a una situazione aggravata in merito alla corretta applicazione dei regolamenti europei vigenti”. “Voglio assicurarTi che il Friuli-Venezia Giulia ha grande attenzione per la sicurezza dei suoi cittadini, così come per quella delle vicine Regioni amiche”, ha garantito la presidente Serracchiani, smentendo dunque i numeri paventati dal governatore Kaiser ed evidenziando che comunque “i flussi dei migranti, siano essi compresi dalle normative europee siano essi clandestini, non si muovono in un solo senso e che questo problema ha giustamente una dimensione europea”. Rimarcando che la situazione di Tarvisio è stata esaminata nell’ambito di un piano di gestione dell’emergenza elaborato con il Commissario di Governo e con il Prefetto di Udine, di cui è stato informato anche il sindaco Carlantoni, la presidente del Friuli-Venezia Giulia ha espresso l’auspicio che anche in tema di immigrazione le due Regioni possano utilmente dialogare e collaborare.

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