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L’Euregio senza confini parte dalla sanità e dalla protezione civile

Marco Di Blas

14.12.22 Trieste, Gect Euregio senza confini; Peter Kaiser, Viviana Benussi, Luca Zaia, Debora Serracchiani

 

 

 

 

 

 

 

NELLA FOTO, i rappresentanti delle quattro Regioni presenti ieri a Trieste: da sinistra, Peter Kaiser (Carinzia), Viviana Benussi (Istria), Luca Zaia (Veneto) e Debora Serracchiani (Friuli Venezia Giulia).

 

L’Euroregione “senza confini” passa dalle parole ai fatti. Dopo tanti incontri tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia per predisporre l’assetto giuridico di quello che Bruxelles ha voluto chiamare Gect (Gruppo europeo di cooperazione territoriale), ieri, a Trieste, sono stati siglati i primi due importanti accordi per lo sviluppo della collaborazione e lo scambio di esperienze in settori chiave, quali quello della sanità e della protezione civile, e parallelamente sono state gettate le basi della futura programmazione, incentrata su turismo, cultura e trasporti, di cui si occuperà, da subito, uno specifico tavolo tecnico.

I due accordi sono stati sottoscritti dai presidenti delle tre Regioni: Debora Serracchiani per il Friuli Venezia Giulia, Luca Zaia per il Veneto e Peter Kaiser per il Land Carinzia. All’assemblea e alla firma era presente anche, in veste di osservatrice, la Regione Istriana (Croazia), con la vicepresidente Viviana Benussi.

“Dopo aver costruito, nei primi mesi di attività dell’Euregio, gli strumenti giuridici, ora arriviamo finalmente ai contenuti”, ha detto la presidente Serracchiani. “Mi sembra che siamo partiti con il piede giusto, mettendo insieme le tre Regioni, per la prima volta in modo strutturale, su temi sensibili e fondamentali, la sanità, il sociale e le emergenze della protezione civile, e iniziando nel contempo a ragionare sulla futura programmazione, in altri settori strategici.”

“Oltre a turismo e cultura, penso ad esempio – ha detto Serracchiani – ai collegamenti ferroviari, con la possibile estensione del progetto Micotra (Miglioramento dei collegamenti transfrontalieri di trasporto pubblico) e penso alle opportunità che possono arrivare dalla comune partecipazione alla macroregione Adriatico-Ionica”, lo strumento dell’Unione Europea per consolidare la cooperazione economica e favorire l’integrazione nell’area dei Balcani. “L’avevamo promesso, ci sono già i primi risultati”, ha evidenziato il presidente Zaia.

“Euregio senza confini” sta prendendo il volo e si fa conoscere attraverso iniziative concrete. Di “collaborazione di grande livello e qualità tra le tre realtà regionali, destinata a portare rilevanti benefici alle popolazioni” ha parlato il governatore carinziano Kaiser. “Il 2014 si è concluso nel migliore dei modi, con questo accordo. Sono certo che in futuro continueremo a lavorare molto bene assieme”.

Un futuro in cui, a breve, l’Euregio si allargherà alla Regione Istriana, “una presenza fondamentale, voluta da tutti”, come ha sottolineato Serracchiani. Come riferito dalla vicepresidente Benussi, infatti, l’Istria attende già per l’inizio del prossimo anno una decisione in questo senso del governo della Repubblica di Croazia, per poter diventare componente effettivo del Gect. “Per la Regione Istriana è un sogno che sta per diventare realtà”, ha dichiarato Benussi.

Un allargamento che si auspica, possa essere esteso anche alla Slovenia, come era progettato fin dall’inizio. Qui c’è ancora da superare un problema tecnico, in quanto la vicina Repubblica nel suo assetto istituzionale non ha previsto le Regioni. “Un problema che speriamo di poter superare – ha concluso Serracchiani – grazie ad altri strumenti che possono esserci messi a disposizione dall’Unione Europea”.

Sul piano concreto, partendo da un confronto sui diversi modelli, l’accordo in tema di sanità punta in particolare a strategie comuni per la promozione della salute e la sorveglianza epidemiologica, al rafforzamento della continuità delle cure, alla definizione di programmi condivisi per migliorare la qualità dell’assistenza e garantire la sostenibilità dei sistemi sanitari.

Per quanto riguarda invece la Protezione civile, le tre Regioni metteranno in connessione le rispettive centrali operative (a Klagenfurt, Palmanova e Venezia Marghera) per favorire lo scambio di dati e informazioni, ai fini della prevenzione di eventi calamitosi. E assicurare assistenza reciproca in caso di emergenza. Prevista anche un’esercitazione congiunta.

Ampia, infine, si profila la collaborazione nel turismo, quale volano di sviluppo economico. Si pensa soprattutto al cicloturismo, al turismo rurale, “slow” ed enogastronomico, agli itinerari culturali, alla valorizzazione dei siti della Grande guerra, al turismo naturalistico. In tema di attività culturali è stata ipotizzata una collaborazione tra teatri lirici (il Verdi di Trieste, la Fenice di Venezia e quelli di Klagenfurt e Lubiana), con un possibile abbonamento unico, rivolto a tutte le fasce della popolazione.

23 dic 2014

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