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La Regione Fvg batte cassa: ormai il patto con Roma è da rifare

Serracchiani rivendica i conti in salute e vuole modificare l’accordo con Padoan. Il ministro Poletti a Fagagna. L’obiettivo è ottenere maggiori trasferimenti e più spazi finanziari per investire

di Domenico Pecile

FAGAGNA. La Regione si presenterà al tavolo del Governo per ridiscutere il patto Serracchiani-Padoan. È stata la stessa presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ad annunciarlo a margine dei lavori del convegno su “Coop Alleanza 3.0: nasce la più grande cooperativa d’Europa”, svoltosi nel castello di Villalta di Fagagna alla presenza, tra gli altri intervenuti, anche del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.

«Lo faremo – ha precisato – in virtù della forza dei nostri conti».

E i giudizi ai quali fa riferimento sono quelli certificati da Standard & Poor’s, che ha espresso una valutazione positiva sul rating regionale, e quelli dell’Istat sulla fiducia dei consumatori.

«Abbiamo ottenuto quei dati sul rapporto debito-Pil – ha detto ancora la presidente del Fvg – perchè l’accordo Serracchiani-Padoan ci ha permesso di avere ulteriori margini di manovra sui conti rispetto al passato. Dobbiamo ridiscutere quell’accordo, ma ci presenteremo al tavolo con la forza dei conti».

Il patto Serracchiani-Padoan, in base alle valutazioni dell’assessore regionale alle Finanze, Francesco Peroni, ha consentito al Friuli Venezia Giulia «di portare a casa oltre 800 milioni di euro tra il 2014 e il 2017, tra risorse e spazi finanziari aggiuntivi».

Ciò si traduce in «altrettanti margini di manovra per la nostra spesa e i nostri investimenti nelle leggi finanziarie e nelle manovre di assestamento di questi anni. Benefici di cui stiamo già fruendo».

Secondo lo stesso Peroni, insomma, la certezza e la stabilità dei conti regionali sono state assicurate proprio dal patto Serracchiani-Padoan che ora si vuole ulteriormente migliorare a favore del Friuli Venezia Giulia in termini di maggiori trasferimenti e spazi finanziari per investimenti.

Tutto ciò grazie anche al rapporto debito-pil del Friuli Venezia Giulia. Serracchiani ha spiegato ieri che «è pari al 2 per cento mentre quello dello Stato italiano è superiore al 130 per cento.

C’è quindi uno scarto enorme di oltre 128 punti percentuali – ha sottolineato – Serracchiani -. Vuol dire che la Regione ha i conti in ordine e mantiene alto il rating. Questo è positivo per tutte le operazioni anche di garanzia che facciamo sul costo del denaro e anche sugli investimenti alle imprese».

E c’è appunto anche il dato sugli indici Istat a suffragare la volontà di rinegoziazione del patto da parte della Regione. Anche gli indici Istat «sono i più alti dal 1995: un segnale straordinario per il Paese e la Regione.

Noi – ha proseguito la Serracchiani – continuiamo ad avere dati molto positivi anche su contratti a tempo indeterminato; anche questo è un segnale positivo. Dobbiamo consolidare alcuni sistemi ma c’è un dato che mi ha colpito – ha aggiunto – il sistema delle costruzioni in crescita. Quando cresce l’edilizia tutto il meccanismo riprende».

La presidente non ha nascosto con un pizzico di orgoglio che «le politiche della Regione cominciano a dare i frutti sperati». Nel corso del suo intervento di saluto, Serracchiani aveva parlato del Friuli Venezia Giulia come di una Regione che attraverso le riforme cominciate oltre due anni fa «sta cercando di raddrizzare la testa. I dati Istat oltre ad avere ridato fiducia ai consumatori, hanno avuto l’effetto di ridare ai cittadini speranza nel futuro».

E ancora: «Il Friuli Venezia Giulia è la prima regione in Italia per numero di contratti a tempo indeterminato, che hanno raggiunto un aumento straordinario, pari all’83,4 per cento. Il secondo dato è che siamo la regione del Nord Est con la percentuale di incremento dell’export più alta (7,6 per cento).

Infine, la terza notizia confortante è che il settore dell’edilizia non è più in caduta libera». Non a caso nei giorni scorsi aveva sottolineato che è prioritario «ridare fiducia a imprenditori e famiglie, e che occorre ragionare nuovamente in termini positivi.

A dire che possiamo ricominciare sono i numeri e la constatazione che abbiamo saputo reggere all’urto della crisi e che oggi possiamo riprendere a camminare spediti».

Per tutto questi risultati positivi, la presidente del Fvg ha ringraziato «sia il Governo, sia la giunta regionale per l’importante lavoro sulle riforme. Abbiamo intrapreso un percorso, ne sono certa, che sarà grandi risultati mentre di straordinari ne abbiamo già raggiunti».

Tra questi, la Serracchiani ha voluto ricordate alla platea che «il Fvg è l’unica Regione in Italia che nel 2016 è stata indicata come meta da visitare per la sua viticoltura. Noi siamo un modello. E anche nella difficile vicenda della Coopca e delle Coop operaie di Trieste abbiamo dimostrato di aver saputo raggiungere un risultato sicuramente positivo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

28 novembre 2015

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