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    La “Kleine Zeitung” intervista la presidente Debora Serracchiani

    Marco Di Blas

    http://diblas-udine.blogautore.repubblica.it/files/2014/10/IMG_1399-AV-Copia.jpg

    05 ott 2014

    La Kleine Zeitung, il quotidiano più diffuso in Carinzia, ha intervistato nei giorni scorsi la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, dedicandole un’intera pagina. Le domande le sono state rivolte da Adolf Winkler, vicedirettore del giornale, e hanno riguardato la situazione economica, l’immigrazione e la collaborazione transfrontaliera.

    Per quanto riguarda l’economia, la Serracchiani ha sottolineato come la situazione nella nostra regione sia migliore rispetto al resto d’Italia. “Abbiamo buoni numero nell’esportazione – ha dichiarato – e la disoccupazione è leggermente calata. Attualmente stiamo avviando molte riforme, questa settimana quella della sanità, in novembre dei Comuni e in gennaio seguiranno nuovi programma strutturali per l’industria”.

    Quello dell’immigrazione è un problema che tocca l’Austria non meno dell’Italia. In proposito la presidente ha segnalato che il Friuli Venezia Giulia è meno colpito del Sud Italia. “Al momento – ha dichiarato – abbiamo circa 600 rifugiati che dovrebbero trovare alloggio da noi. Molti arrivano via terra dall’Austria o dalla Slovenia. Circa 300 hanno attraversato il Mediterraneo. A questo numero di persone possiamo ancora far fronte. Sono ospitate in edifici comunali, della Caritas o in caserme”.

    In Austria, di recente, alcuni governatori di Land avevano sollecitato maggiori controlli alle frontiere e la ministra degli interni aveva addirittura parlato di una sospensione degli accordi di Schengen, con il ripristino delle barriere di confine. “Si devono rafforzare i controlli di confine – ha dichiarato Debora Serracchiani – ma la sospensione di Schengen non ha alcun senso, come si è visto in Francia. Importante è che l’Europa si rivolga ai Paesi di provenienza dei migranti e intervenga affinché là vengano create condizioni di vita accettabili”.

    Immancabile la domanda sul rapporti con la Carinzia nell’ambito dell’Euroregione. “L’Euregio senza confini – ha risposto la Serracchiani – è lo strumento più importante per portare avanti progetti nell’ambito economico e infrastrutturale. Un progetto importante per la nostra regione è il collegamento a fune di Pontebba con il polo sciistico di Pramollo. Attualmente sono ancora da risolvere un paio di aspetti legali, ma poi l’operazione dovrebbe riuscire”.

    Nel campo del turismo il Friuli Venezia Giulia ha condiviso con la Carinzia un’estate piovosa, con conseguenze economiche disastrose. “Speriamo che un’estate così sia eccezionale – ha osservato la presidente – in ogni caso noi ora stiamo investendo in un piano strategico per il turismo. L’obiettivo più importante è fornire insieme servizi, come per esempio un biglietto unico per tutti i musei oppure, in caso di pioggia, l’alternativa di accompagnare gli ospiti nelle cantine del Collio”.

     NELLA FOTO, la presidente Debora Serracchiani con Adolf Winkler, durante l’intervista; a destra,  l’interprete.

    http://www.gelestatic.it/cless/messaggeroveneto/