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Case ATER, facciamo chiarezza

Sentiamo il bisogno di chiarire il nostro punto di vista, alla luce di alcune informazioni che stanno circolando e che, secondo noi, non corrispondono al vero.

Evitare il più possibile il consumo di suolo: è questo che ci ha spinto a studiare i progetti e i documenti delle nuove case ATER di corso Gramsci ed è per questo che abbiamo presentato una mozione che porti alla riduzione della cubatura complessiva degli edifici. L’abbiamo ritirata su richiesta del vicesindaco che ci ha proposto un incontro sul tema, puntualmente convocato il 9/10 (presenti: Zorino, Vazzoler, De Marchi, Scuz per la maggioranza; Contin e Ventura per le minoranze). Nell’occasione ci sono stati presentati vari scenari: alcuni per la costruzione in corso Gramsci, altri per il ricollocamento in via Battisti, altri ancora per il blocco della costruzione o lo spacchettamento del progetto.
La nostra proposta: Si ridiscuta con l’ATER la cubatura e si chieda di rinunciare a una parte degli edifici, attrezzando e ri-piantumando una o più zone verdi con la cifra risparmiata.
E ora? L’assemblea pubblica del 15 ottobre è saltata, ufficialmente a causa del Covid19, e il sindaco ha (forse) trovato il legale incaricato di studiare i documenti che permetterebbero uno stop ai lavori. Intanto il tempo passa.
Lo scontro fra chi è favorevole e chi contrario alla costruzione creerà un’inutile contrapposizione nella Comunità: servono soluzioni pacifiche e praticabili, per il bene di Aquileia. Ci fa anche sorridere il continuo ricorso alle critiche all’Amministrazione precedente, in considerazione del fatto che uno degli assessori attuali, prima di passare con il centrodestra, ha fatto parte della giunta Scarel e votato a favore del progetto.
La questione andava affrontata subito dopo le elezioni, invece l’attenzione è andata all’uscita dall’UTI (che comunque ha chiuso il 31 dicembre) per ottenere dalla Regione 300.000 € da destinare alla ristrutturazione della stazione ferroviaria da cui è partito nel 1921 il Milite Ignoto. Ce n’era proprio bisogno? O si doveva dimostrare la sudditanza politica alla destra regionale per ottenere fondi che sarebbero arrivati comunque?