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Viaggio nel tempo dentro Aquileia

Andrea Bellavite racconta simboli e tesori

di ROBERTO COVAZ

ROBERTO COVAZ

La prima volta fu a dieci anni e oggi, dopo quasi mezzo secolo, per lui la visita alla basilica di Aquileia è ancora fonte di curiosità e stimolo per nuovi studi. Andrea Bellavite, goriziano, attuale sindaco di Aiello, comune dove in passato ha anche esercitato l’amministrazione parrocchiale, firma il libro “La Basilica di Aquileia. Tesori d’arte e simboli di luce in duemila anni di storia, di fede e di cultura”, appena uscito da Ediciclo e a cura dell’associazione culturale Navarca (pagg. 250, euro 15.90). Il primo obiettivo dichiarato del volume è mettere in condizione tutti i lettori di cogliere la straordinaria importanza di quanto custodisce la Basilica di Aquileia. Sul tema si sono nel tempo cimentati decine e decine di specialisti, ma spesso questi lavori sono rimasti ad uso e consumo degli esperti. Bellavite cerca di ribaltare il punto di vista: i patrimoni artistico e spirituale che la Basilica riflette sull’umanità sono beni che devono essere accessibili a tutti. Ciò non significa banalizzare la materia, o ricorrere a un lessico improprio e grossolano che rischia di ottenere l’effetto contrario a quanto sperato.

«Ricordo ancora la semplicità con cui l’allora parroco di Aquileia, don Marcuzzi – parole di Bellavite – svelò a me bambino i tesori della Basilica. Un’iniziazione straordinaria: è stato un seme che è germorgliato dentro la mia anima tanto da spingermi, da adulto, ad approfondire il tema, dedicare la testi di laurea in Teologia, e cercare di trasmettere agli altri il mio entusiamo in svariati altri lavori».

Quanto è efficace il lessico adottato da Bellavite nella stesura del libro tanto è immediato, nella sua indovinata grafica, l’impatto visivo del libro. Nè guida né tomo, piuttosto tutti e due ma riveduti e corretti per attirare la curiosità dei tanti potenziali “turisti” della Basilica.

«Con un’immaginaria macchina del tempo abbiamo – scrive Bellavite nelle conclusioni – ripercorso la ricchissima storia di tradizione culturale e di fede che ha caratterizzato la città dal I secolo fino ai giorni nostri. Siamo poi entrati nella chiesa cercando di riconoscere i principali segni artistici che ci hanno guidato nella conoscenza della vita e del pensiero dei cristiani aquileiesi dei primi secoli. Abbiamo anche ripercorso l’itinerario dei catecumeni verso il battesimo ascoltando la testimonianza immaginaria di Ponzianino».

Già, Ponzianino. È un personaggio inventato da Bellavite, archetipo efficace di coloro che nel secondo decennio del IV secolo approcciavano alla fede cristiana in gran segreto e rischiando la vita. La trovata di Bellavite, rendere credibilissimo un personaggio inventato, rafforza lo spirito che ha animato il suo personale viaggio nei tesori della Basilica. Quello cioè di rendere tutto più semplice e immediata la comprensione. Impariamo più dalla testimonianza “virtuale” di Ponzianino che dalla letteratura “ortodossa” su cosa significasse, appunto, scegliere in quei tempi la religione cristiana.

Il libro di Bellavite racchiude anche un altro pregio, quello di stimolare la riflessione sulla straordinaria ricchezza dell’intera storia di Aquileia «che potrebbe diventare – spiega Bellavite – un luogo di incontro e di rinnovata spiritualità per i popoli del mondo».

Concetto che verrà probabilmente approfondito domani, alle 20.30, nella sala Romana attigua alla Basilica dove, a cura del circolo Navarca, si terrà la presentazione del libro alla presenza tra gli altri dello stesso autore, dell’arcivescovo di Gorizia mons. Carlo Roberto Maria Redaelli con intermezzi musicali dell’associazione San Paolino di Aquileia.

E dunque lasciamoci accompagnare dalla collaudata sapienza di Bellavite per carpire nel profondo quanto la secolare Basilica ha da raccontare. Ecco che Bellavite reindossa i panni sacerdotali per diventare al cospetto dei lettori quella guida entusiasta che è stata per lui don Marcuzzi. La macchina del tempo non si ferma mai e riserva, a chi le sa cogliere, sempre straordinarie sorprese.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

19 maggio 2017

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