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Tragedia ad Aquileia, marito e moglie trovati senza vita in un canale d’irrigazione

Le vittime sono Marcello Rigonat e Anna Maria Tomat. Sul posto i carabinieri, vigili del fuoco e i sommozzatori: a trovare i corpi dell’anziana coppia è stato il figlio. La signora, a causa di alcuni problemi di salute, si muoveva con la sedia a rotelle

di Elisa Michellut

AQUILEIA. Erano usciti di casa assieme, nel pomeriggio di venerdì 20 aprile. A trovare i loro corpi senza vita in un canale, verso le 20, è stato il figlio Damiano, sconvolto dal dolore. Stava percorrendo la strada che da Villa Vicentina porta ad Aquileia, quando, in località San Zili, poco distante da casa, ha notato l’auto dei genitori, parcheggiata lungo un canale di irrigazione, in aperta campagna. Marcello Rigonat, 84 anni, e Anna Maria Tomat, 78 anni, erano già morti.

Ancora da chiarire le cause del decesso. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire l’accaduto. L’ipotesi più accreditata, al momento, è che si tratti di suicidio. I due anziani, stando a quanto si è appreso, erano usciti di casa ieri pomeriggio, in auto. Attorno alle 12 avevano sentito i parenti per l’ultima volta.

Nulla lasciava presagire un simile epilogo. Marcello e la moglie Anna Maria, che, a causa di alcuni problemi di salute si muoveva con la sedia a rotelle, abitavano al civico 27 di località San Zili. In macchina hanno imboccato una strada di campagna, non distante da casa. Hanno percorso qualche chilometro e si sono fermati lungo un canale di irrigazione.

L’ipotesi è che abbiamo deciso di farla finita gettandosi nel canale. La sedia a rotelle di Anna Maria è stata trovata poco distante dall’auto. Tra le ipotesi ancora al vaglio degli inquirenti c’è anche la possibilità che possano essere finiti in acqua dopo essere scivolati ma, con il passare delle ore, questa ricostruzione pare essere quella meno accreditata.

Secondo quanto riferito, Marcello, in un momento di profondo sconforto, potrebbe essersi gettato in acqua dopo aver spinto la moglie. Sarà l’autopsia a individuare la causa della morte. Le salme sono state trasportate dalle onoranze funebri Pinca nella camera mortuaria dell’ospedale di Palmanova. Per estrarre i corpi senza vita sono intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco, che hanno operato fino a tarda sera. Sul posto i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Palmanova, i vigili del fuoco di Udine e del distaccamento di Cervignano e la Croce Verde Basso Friuli.

Il figlio Damiano è ancora scioccato. «Spero si tratti di un incidente e non di un suicidio – le sue parole – . Renderebbe il ricordo di quanto accaduto meno doloroso. Sono stato io a trovarli, sono sconvolto».

Sul posto, nella tarda serata, sono accorsi anche i vicini di casa e gli amici di famiglia. «Siamo senza parole – il commento – . Una famiglia per bene, due persone ben volute da tutti». La famiglia Rigonat gestisce una serra, dove si coltivano frutta e verdura. Ad Aquileia li conoscono tutti.

Il sindaco della città romana, Gabriele Spanghero, informato, si è detto addolorato. «Sono veramente molto dispiaciuto. Marcello e Anna Maria, che conoscevo personalmente, erano stimati nella nostra cittadina. Siamo vicini a Damiano in questo momento di dolore. La nostra comunità è accanto alla famiglia Rigonat».

20 aprile 2018

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine