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Terzo ospiterà una decina di profughi

Il Comune ha aderito al Sistema Sprar. Altrettanti richiedenti asilo ad Aquileia

di Elisa Michellut

TERZO D’AQUILEIA. Il Comune di Terzo aderirà al sistema Sprar predisponendo un progetto per ospitare 10 richiedenti asilo. Lo ha annunciato il sindaco, Michele Tibald. “«ono consapevole che l’accoglienza dei richiedenti asilo è una questione complicata – chiarisce Tibald – ma ritengo sia una cosa da affrontare. Fare finta che il problema non esista è dannoso perché c’è il rischio di vedersi imporre dall’alto situazioni che creano pesanti disagi per chi accoglie e per chi è accolto». Secondo il primo cittadino è necessario mettere in atto una vera accoglienza diffusa.

«Ogni comunità si faccia carico della sua “quota”, anche per rispetto verso quelle realtà che “scoppiano” di richiedenti asilo. L’unica forma di accoglienza che garantisce pienamente comunità ospitante e richiedenti asilo – prosegue Tibald – è lo Sprar perché è basato su un progetto pensato dal Comune su numeri certi con l’espressa finalità dell’integrazione. Proprio per favorire questo tipo di progetti, la normativa prevede la “clausola di salvaguardia. Senza lo Sprar, un privato, che ha a disposizione alloggi, potrebbe proporli al Prefetto per ospitare un numero di richiedenti del tutto scollegato con le dimensioni della comunità». Terzo dovrebbe ospitare 8-10 persone (pari a circa il 2, 5 per mille della popolazione) in due alloggi privati da reperire sul mercato. La questione sarà affrontata questa sera, in consiglio, alle 20. 30. Anche ad Aquileia dovrebbero arrivare 10 richiedenti asilo. «Aquileia – conferma il sindaco, Gabriele Spanghero – aderirà al progetto Sprar. Saranno più o meno una decina i richiedenti asilo che accoglieremo. I luoghi in cui saranno ospitati non sono stati ancora individuati».

Il sindaco di Ruda, Franco Lenarduzzi, aggiunge: «Ruda ha sempre dato prova di capacità e crescita anche nello spirito dell’accoglienza. Daremo la nostra disponibilità in base alle forze che abbiamo».

Arianna Dreossi, in rappresentanza del comitato cervignanese “Per la trasparenza” commenta: «Ci dispiace che il sindaco di Terzo, contattato più volte, abbia ritenuto di non incontrarci, chiudendoci la porta a priori. Apprendiamo che alcuni Comuni dell’Uti potrebbero ospitare un numero di richiedenti pari quasi alla metà di un Comune con almeno quattro volte i loro abitanti. Fino a oggi, la prudenza del presidente dell’Uti è stata apprezzata anche da alcuni cittadini che non concordano con la scelta di aderire allo Sprar. Il Comitato cercherà di vigilare e informare su pericolosi scatti in avanti. Cercheremo di prestare attenzione anche all’iter procedurale».

27 settembre 2017

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