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Saranno sei i Concerti in basilica

Ad Aquileia anche l’omaggio ai morti di Vergarolla. Debutto il 28 giugno

AQUILEIA. Sei concerti – dal 28 giugno al 31 agosto – caratterizzeranno la trentesima edizione dei Concerti in basilica ad Aquileia. Il primo concerto è in programma il 28 giugno con l’esecuzione della Missa pro Defunctis di Johannes Ockeghem (1410-1497) cui seguirà l’8 luglio il primo appuntamento straordinario con l’esecuzione del requiem di Gabriel Faurè (1845-1924). Protagonisti saranno i cori San Antonio Abate di Cordenons (Pordenone), la Corale di Rauscedo (Pordenone), il gruppo vocale Città di San Vito e l’orchestra i Filarmonici friulani per la direzione del giovane Alessio Venier.

Il 22 luglio sarà la volta della corale Zumellese di Mels (Belluno) con un programma di autori nordici dedicato ai caduti di tutte le guerre, mentre il 5 agosto è previsto il concerto della Stagione armonica di Padova diretta da Sergio Balestracci. Sarà proposta in prima nazionale assoluta a cantata “Lacrime per Vergarolla” per ricordare la strage che nell’immediato secondo Dopoguerra fu alla base dell’esodo giuliano e dalmata da quelle terre. Il 14 agosto la basilica di Aquileia ospiterà il concerto della Mahler Jugendorchester, mentre il 31 agosto gran finale con il concerto del Chamber choir Dekor di Lubiana diretto da Petra Grassi. Nel presentare il cartellone il direttore artistico Pier Paolo Gratton ha espresso rammarico per non aver potuto ospitare un concerto del Verdì di Trieste «vista la scandalosa e impropria proposta economica avanzata», mentre il direttore della Società per la conservazione della basilica di Aquileia, Alberto Bergamin, ha sottolineato l’incongruenza dell’assessorato alla Cultura della precedente amministrazione regionale che ha ritenuto di non finanziare il progetto nonostante la valenza culturale, storica e artistica. L’assessore regionale Bini, concludendo la conferenza stampa, ha invece garantito l’impegno dell’attuale amministrazione «per tutte le manifestazioni che valorizzano il territorio, la cultura e quindi l’intera regione Friuli Venezia Giulia».

15 giugno 2018

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