Cervignano, Aquileia e Terzo cercano un gestore per l’accoglienza dei migranti. Fondi per 1,6 milioni
di Monica Del Mondo
CERVIGNANO. Alla ricerca del soggetto che possa progettare, assieme ai comuni, e poi gestire l’accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati nell’ambito del progetto Sprar: il Comune di Cervignano, per conto dell’Uti e dei tre comuni coinvolti, ha pubblicato a fine gennaio il disciplinare di gara per la selezione di questo “ente attuatore”.
Il soggetto dovrà occuparsi dei richiedenti asilo e dei rifugiati che troveranno accoglienza nei comuni di Cervignano del Friuli, Aquileia e Terzo di Aquileia. La procedura di gara indica un valore complessivo presunto dei servizi da erogare pari a 536.550 euro annui, per un periodo di tre anni e per una cifra finale di 1.609.650 di euro. Questa somma sarà finanziata dal Ministero dell’Interno per un massimo del 95%, mentre il rimanente 5% sarà a carico dell’ente attuatore (per un importo minimo quindi di 80.482 euro nel triennio). Una volta individuato il soggetto attuatore (le domande vanno presentate entro le 13.30 del 12 marzo), l’Uti provvederà ad avviare la prima fase dell’iter, vale a dire la co-progettazione della proposta da inviare al Ministero affinchè sia finanziata. Solo in caso di risposta affermativa da parte di Roma, si procederà con la seconda fase, quella della gestione vera e propria del progetto di accoglienza. «Quanto alla tempistica – spiega il sindaco di Cervignano, Gianluigi Savino – non credo che tra progettazione e approvazioni da parte del Ministero, si possa partire prima della seconda metà dell’anno». Il numero massimo di persone che saranno accolte, in base a questo bando, è pari a 25 per il Comune di Cervignano del Friuli, 9 per Aquileia e 8 per Terzo.
A presentare domanda possono essere organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, imprese sociali, incluse le cooperative sociali, reti associative, società di mutuo soccorso, associazioni, fondazioni, enti filantropici, altri enti di carattere privato diversi dalle società. Per ciascuno di questi soggetti, il disciplinare di gara prevede caratteristiche, limiti, adempimenti. Gli enti interessati dovranno presentare documentazione relativa agli alloggi destinati all’accoglienza e al numero di persone che possono ospitare, all’equipe multidisciplinare che le seguirà, alle
problematiche più ricorrenti, alle attività da svolgere, al quadro finanziario della gestione. Il bando prevede di tener conto dell’offerta più vantaggiosa, sia dal punto di vista della compartecipazione dell’ente, sia da punto di vista delle caratteristiche dell’offerta tecnica.
04 febbraio 2018
http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine