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Ponte girevole di Grado: arrivo via mare della passerella

Imminente l’arrivo del nuovo manufatto di 130 tonnellate che consentirà di riaprire la strada verso la Bassa friulana

di Antonio Boemo

La gettata di cemento sul pilone in...

La gettata di cemento sul pilone in cui sarà installato il ponte per poi essere rifinito

GRADO. Non si conosce ancora la data esatta, ma ormai l’arrivo del nuovo ponte, ovvero del tratto girevole lungo 36 metri, lungo la Strada regionale 352, tra Grado e Belvedere, è ormai questione di giorni. Potrebbe trattarsi della prossima settimana o al massimo i primi giorni di quella successiva.

Nessuno indica una data precisa, perché non si tratta solo di imbarcare il grande ponte sul pontone che lo trasporterà via mare, ma anche di considerare le condizioni meteo marine e di attendere le varie autorizzazioni e ordinanze da parte delle Capitanerie competenti. Il manufatto si trova, infatti, nei magazzini veneti della ditta Zara e quindi a essere interessata è la Capitaneria di porto di Venezia. Alla pari a essere direttamente coinvolto è ovviamente anche l’Ufficio circondariale marittimo di Grado, dipendente dalla Capitaneria di Monfalcone. Un trasporto del genere non è, del resto, cosa di tutti i giorni. Oltre alla lunghezza di cui si è detto, c’è da tener presente che il ponte pesa ben circa 130 tonnellate.

Il tema della riapertura del ponte è molto sentito nell’isola, poiché quest’anno Pasqua cade il primo aprile e per quel periodo – ideale sarebbe già per la settimana precedente, la Domenica delle Palme – la viabilità dovrebbe essere regolarmente aperta in modo da consentire nuovamente i regolari flussi veicolari.

Il presidente di Fvg Strade (società responsabile dell’opera e dei lavori), Giorgio Damiani, conferma che ormai ci siamo e che le tempistiche saranno rispettate. Anche Damiani non può, però, in questo momento essere più preciso sulla giornata d’arrivo a Grado del nuovo ponte, dicendosi in ogni caso non poco meravigliato dell’insistenza dei gradesi sul rispetto dei termini previsti per paura di eventuali ritardi. La risposta di Damiani è, però, secca: «Per ora siamo nei tempi previsti».

Intanto, nonostante il maltempo non faciliti di certo le operazioni, i lavori proseguono regolarmente e l’intervento principale completato in questi giorni a Grado, ovvero quello della predisposizione del pilone centrale che ospiterà la parte rotante del ponte, è ormai stato ultimato. Tanto che sabato scorso, come si vede dalla foto scattata dall’assessore Fabio Fabris che monitora continuamente anzi pressoché giornalmente i lavori, si è proceduto, grazie alla tregua concessa dal meteo, la gettata in cemento.

Ora lo stesso pilone potrà essere “incappucciato” per ospitare il nuovo meccanismo della parte girevole del ponte che va a sostituire in toto quella precedente. Il vecchio meccanismo risaliva al 1936 e, con oltre 80 anni di vita sulle spalle, in più occasioni aveva palesato non poche disfunzioni che avevano quindi costretto ad effettuare diversi interventi di riparazione. Malfunzionamenti che hanno addirittura, in un paio di casi, bloccato il manufatto impedendo il passaggio delle barche del Perdòn de Barbana, la tradizionale e seguita processione votiva di barche. Dopo l’arrivo a Grado del ponte, il manufatto dovrà superare una delicata fase. Il manufatto dovrà essere, infatti, alzato e posizionato con l’ausilio di due grandi gru (dovrebbero essere pressoché il doppio di quella che è attualmente utilizzata) che saranno testate sulle altre arcate fisse del manufatto.

Nonostante Grado sia attualmente priva del ponte Matteotti, non è tuttavia isolata, come peraltro lo era un tempo. C’è, infatti, l’altra direttrice, quella che porta nell’isola attraverso la strada provinciale Grado-Monfalcone, che consente l’accesso regolare all’isola. E la dimostrazione che sia in ogni caso una soluzione valida è dimostrata in particolare nelle giornate festive piene di sole quando a Grado arrivano decine di migliaia di gitanti. Ciò a dire che se c’è un qualsiasi motivo di vero richiamo (e il sole e le passeggiate salutari lo sono), a Grado, che ci sia o meno il ponte verso la Bassa Friulana, la gente ci viene ugualmente. I pendolari dalla “Bassa”, chi deve raggiungere Grado ogni giorno, con tutta probabilità non vedono però l’ora che la viabilità verso Aquileia sia ripristinata.

Nonostante Grado sia attualmente priva del ponte Matteotti, non è tuttavia isolata, come peraltro lo era un tempo. C’è, infatti, l’altra direttrice, quella che porta nell’isola attraverso la strada provinciale Grado-Monfalcone, che consente l’accesso regolare all’isola. E la dimostrazione che sia in ogni caso una soluzione valida è dimostrata in particolare nelle giornate festive piene di sole quando a Grado arrivano decine di migliaia di gitanti. Ciò a dire che se c’è un qualsiasi motivo di vero richiamo (e il sole e le passeggiate salutari lo sono), a Grado, che ci sia o meno il ponte verso la Bassa Friulana, la gente ci viene ugualmente. I pendolari dalla “Bassa”, chi deve raggiungere Grado ogni giorno, con tutta probabilità non vedono però l’ora che la viabilità verso Aquileia sia ripristinata.

14 febbraio 2018

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