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Maltempo, servono contromisure

Gli amministratori ora pensano a come poter potenziare le condutture di scarico

AQUILEIA. Nella Bassa, dopo l’ondata di maltempo che ha colpito in particolare i Comuni del Cervignanese, ieri la situazione è tornata alla normalità e intanto gli amministratori corrono ai ripari e pensano a come potenziare le condutture di scarico.

Nella giornata di lunedì, la pioggia battente aveva provocato disagi e allagamenti in diversi Comuni. Strade, scantinati e giardini erano finiti sott’acqua. La rete fognaria era stata messa a dura prova.

L’assessore comunale ai lavori pubblici di Aquileia, Alviano Scarel, commenta: «Dobbiamo guardare al futuro, il clima è cambiato, è un dato di fatto. Gli eventi eccezionali sono ormai sempre più frequenti. Nelle progettazioni future, i tecnici dovranno inevitabilmente fare attenzione al dimensionamento dei manufatti. Anche la progettazione dovrà tenere conto di fenomeni atmosferici di eccezionale intensità, che, anni fa, si verificavano una volta ogni tanto, ma che oggi hanno una frequenza più ravvicinata. Questo è un problema che ovviamente riguarda tutto il territorio. Non possiamo solo correre ai ripari nel momento dell’emergenza. Dobbiamo fare un’attenta azione di prevenzione».

Il sindaco di Terzo di Aquileia, Michele Tibald, fa il punto della situazione, dati alla mano. «Tra sabato e lunedì, sul territorio comunale – dichiara – sono caduti in media cento millimetri di pioggia. In alcune zone, questa misura è stata superata. Complessivamente, dall’inizio dell’anno, sono caduti millesettecento millimetri di pioggia, contro una media annuale, sui dodici mesi, di milleduecento, siamo già a un quaranta per cento in più. Questo fenomeno è sicuramente legato al cambiamento del clima, anche se queste valutazioni andrebbero essere fatte su un periodo più lungo. Se effettivamente questi numeri dovessero essere confermati, sarà necessario rivedere i parametri con cui vengono realizzate le reti fognarie e il sistema dei canali di scolo. Lunedì abbiamo registrato qualche disagio anche nella zona del Marcon. Grazie all’entrata in funzione dell’idrovora sul canale Ara, che il Consorzio di bonifica sta realizzando, questi problemi non dovrebbero più ripetersi».

Elisa Michellut

©RIPRODUZIONE RISERVATA

03 dicembre 2014

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