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L’uomo morto identificato dal tatuaggio

È un cervignanese di 52 anni. Parenti e amici si sono fatti avanti dopo aver visto sul nostro giornale anche la foto della bici

di Elisa Michellut

AQUILEIA

Svolta, dopo quasi una settimana, nelle indagini per l’identificazione dell’uomo trovato senza vita, domenica mattina, nelle acque del fiume Terzo, all’interno della riserva di caccia di Aquileia, in località Ponterosso. Potrebbe trattarsi di un cervignanese, Mauro Furlan, classe 1966, residente, assieme alla madre, in via Manzoni.

Parenti e amici si sono rivolti alle forze dell’ordine dopo aver riconosciuto il tatuaggio e la bicicletta della vittima. Le fotografie erano state pubblicate, nei giorni scorsi, sul Messaggero Veneto. La conferma definitiva arriverà dall’autopsia, che potrebbe essere eseguita tra lunedì e martedì.

Dopo giorni di indagini senza sosta da parte dei carabinieri, che non hanno tralasciato alcuna pista, il caso sta dunque per essere risolto definitivamente. Il cadavere, impigliato in un tronco, era stato trovato da un cacciatore aquileiese.

A due passi dalla zona del ritrovamento, era stata rinvenuta anche una bicicletta, una mountain bike di colore fucsia, modello Olympia. Sul manubrio era appeso un cappellino da baseball di colore grigio. La bicicletta potrebbe essere stata utilizzata dall’uomo per raggiungere la sponda del fiume Terzo.

Nei giorni scorsi i militari dell’Arma si erano recati in alcuni negozi specializzati del territorio per cercare informazioni. Mercoledì mattina, invece, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Palmanova, comandato dal luogotenente Alessandro Maggio, in collaborazione con i colleghi della stazione di Aquileia e con i vigili del fuoco di Cervignano, avevano scandagliato il fiume Terzo alla ricerca del portafogli, del cellulare o altri effetti personali della vittima, ma non era stato trovato nulla.

I militari si erano rivolti anche ai servizi sociali con la speranza di ricavare qualche informazione. Anche in questo caso le ricerche non avevano dato esito positivo.

Sono stati i parenti e alcuni amici a riconoscere il tatuaggio che la vittima aveva disegnato sull’avambraccio sinistro.

Il capitano Stefano Bortone, che comanda la Compagnia di Palmanova, conferma che la soluzione del caso è vicina. «Stiamo valutando tutte le informazioni a nostra disposizione – le parole del capitano – . Nelle ultime ore sono giunti ulteriori elementi, che andranno accertati e che potrebbero aiutarci a risolvere l’enigma». I risultati dell’autopsia andranno confrontati con quanto riferito ai carabinieri dai parenti e dagli amici.

Il sindaco di Cervignano, Gianluigi Savino, attende una conferma. «Un fatto grave, quello accaduto – commenta il primo cittadino – . Attendiamo l’esito degli ulteriori accertamenti, ma esprimo le condoglianze ai familiari e agli amici per la grave perdita». Il corpo si trovava nel fiume Terzo già da qualche giorno e pertanto il riconoscimento non è stato semplice. Sul cadavere non ci sarebbero segni di violenza a opera di terze persone. L’uomo potrebbe essere scivolato nel fiume dopo essersi improvvisamente sentito male. —

20 ottobre 2018

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine