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L’Udinese sceglie Delneri per ritrovare gioco e idee

Al tecnico il compito di risollevare una squadra dal livello tecnico modesto Sotto accusa restano le scelte effettuate nelle ultime stagioni dalla proprietà

di Edi Fabris

UDINE. Esonerato Beppe Iachini dopo sole sette giornate di campionato, l’Udinese ufficializza l’ingaggio di Gigi Delneri, che ha sottoscritto un contratto annuale con opzione sul secondo e verrà presentato oggi alle 12 nella sala stampa dello stadio Friuli.

Un tocco di friulanità, seppure alla conduzione tecnica, apprezzato dalla tifoseria bianconera, che durante il disastroso match di sabato con la Lazio aveva duramente contestato la società. L’allenatore aquileiese, look alla ispettore Clouseau, non ha ovviamente poteri magici e da lui, che eredita dal suo predecessore un organico di livello non eccelso, non si potranno attendere i miracoli che non sono riusciti negli ultimi tre anni a Stramaccioni (che era forse l’unico a rispondere al profilo tipico del tecnico con il quale avviare un serio progetto…), Colantuono, De Canio e allo stesso Iachini. La politica societaria che negli anni d’oro aveva fatto esplodere, con Guidolin in sella, talenti come Alexis Sanchez e molti altri, portando dobloni sonanti nelle casse, ha fallito le ultime stagioni e gli allenatori di turno – gli ultimi peraltro modesti assai – pagano dazio a quegli organici senza valori tecnici che vengono affidati loro, prendere o lasciare. C’è poi l’altra proprietà di famiglia, il Watford, che frutta copiose sterline nella ricca Premier britannica e alla quale i Pozzo ora destinano gli sforzi più intensi e dalla quale giungono al massimo prestiti temporanei come il centrocampista Kums.

A Delneri, dunque, l’arduo compito di riportare in linea di galleggiamento la barchetta friulana e di riavvicinare una tifoseria mai così lontana da squadra e proprietà. Una scommessa che lo scorso campionato non riuscì al Verona, che, esonerato Mandorlini e ingaggiato il Gigi da Aquileia, ebbe da quest’ultimo 5 vittorie, 7 pareggi e 12 sconfitte, con relativa retrocessione in serie B. Prima di questa recente, fallimentare esperienza, Delneri era rimasto in stand by per ben tre anni, dopo l’esonero dal Genoa del 2012. Gli anni d’oro del Chievo, con la promozione in serie A, la qualificazione all’Europa e la Panchina d’oro del 2001/2002, sono molto lontani ma respirando ora l’aria della sua terra, il tecnico potrebbe ritrovare stimoli e un pizzico di fortuna per rinascere. Il bianconero, fra l’altro, Delneri lo vestì anche da giocatore nella squadra che Massimo Giacomini portò in A nel 1978/79, con l’allora centrocampista a realizzare il primissimo gol dell’Udinese in serie B, con un tiro all’incrocio contro il Taranto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

04 ottobre 2016

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