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“La vedova allegra”: il teatro Zancanaro riscopre l’operetta

Sbarca a Sacile martedì il Carro di Tespi, progetto artistico della società udinese Filarmonia che da 12 anni porta nelle piazze del Friuli e della Slovenia le opere (e, in questo caso, l’operetta)

di Laura Venerus

PORDENONE. Sbarca a Sacile martedì il Carro di Tespi, progetto artistico della società udinese Filarmonia che da 12 anni porta nelle piazze del Friuli e della Slovenia le opere (e, in questo caso, l’operetta) più famose. Per l’estate 2016 va in scena “La vedova allegra”, fino al 12 agosto, per un totale di sette date.

Al Teatro Zancanaro alle 21.15 ci sarà dunque l’operetta in tre parti di Franz Lehár, musicata su libretto di Victor Léon e Leo Stein, diretta dal Maestro Alfredo Barchi per la regia di Umberto Scida e con al piano il Maestro Andrea Del Piccolo.

Per la prima, infatti, il Carro di Tespi di Filarmonia mette da parte l’opera per un’operetta, che sarà accompagnata non da un’intera orchestra ma da un pianoforte a coda. Quest’anno il cast sarà composto da 14 membri, 4 dei quali hanno partecipato anche all’edizione 2015, con “L’italiana in Algeri” di Rossini.

A presentare le serate sarà Bettina Carniato. La trama è ambientata a Parigi e parla del tentativo dell’ambasciata Pontevedrina di far sposare la ricca vedova Hanna Glavari con il conte Danilo, sua antica fiamma.

Nel frattempo si sviluppa il triangolo amoroso tra il Barone Mirko, sua moglie Valencienne e Camille de Rossillon. Il debutto di questa dodicesima edizione de Il Carro di Tespi è avvenuta in Piazza Duomo a Udine il 15 luglio.

Il carro si sposterà quindi a Sacile martedì per la seconda tappa (e unica in provincia) e proseguirà il 21 in piazza Capitolo ad Aquileia, giovedì 4 agosto a Portorose, mercoledì 10 al Teatro Glemonensis di Gemona del Friuli per chiudere venerdì 12 agosto all’Arena di Lignano Sabbiadoro.

I Carri di Tespi erano dei teatri mobili realizzati attraverso strutture lignee di cui si servivano gli attori del teatro nomade popolare italiano per il loro teatro di strada, a partire dal tardo Ottocento. Venivano montati “su piazza” e restavano allestiti per alcuni giorni.

Devono il proprio nome alla figura mitica del teatrante Tespi d’Icaria, descritta da Orazio nell’Ars poetica ed erano ancorati all’idea di un teatro di massa di forte impatto emotivo e capace di veicolare la cultura teatrale fino a fasce dimenticate di popolazione.

È proprio su questo principio, legato alla diffusione di massa della cultura dell’opera lirica, che la società Filarmonia basa i suoi progetti itineranti e curati fin nei minimi dettagli, caratterizzati da un altissimo livello qualitativo, garantito da audizioni rigide la cui commissione è presieduta dal maestro Beniamino Prior, noto tenore a livello internazionale.

La società Filarmonia si è costituita nel 1998 con la finalità di promuovere la cultura musicale e proporre concerti e attività di alto profilo artistico, riunendo esperienze e competenze musicali diversificate, con sensibilità ai talenti emergenti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

17 luglio 2016

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