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La contessa uccisa in Austria: Aquileia piange la sua benefattrice

Famiglia sterminata in un castello: la contessa Cassis Faraone uccisa assieme al marito e al figliastro

La nobile tornava ogni anno nella villa di proprietà a Terzo. Sosteneva gli eventi culturali. Il sindaco: una vera mecenate

Elisa Michellut

TERZO DI AQUILEIA. Sconcerto, in tutta la Bassa friulana per l’omicidio della contessa Margherita Cassis Faraone, 87 anni, nota e stimata in tutta la regione. La contessa si trovava a Mistelbach, nel castello di Bockfliess, di proprietà del conte Ulrich von Goess, 92 anni, con cui si era sposata in seconde nozze.

La notizia si è diffusa rapidamente a Terzo d’Aquileia, dove la contessa risiedeva da sempre, assieme al personale di servizio, nella sua villa in via 2 Giugno, vicino alla chiesa di San Biagio.

Dal 2007 era presidente onorario del sodalizio. La contessa aveva conservato inalterato il suo amore per la città romana. La sua famiglia, in passato, era stata proprietaria dei grandi possedimenti che erano appartenuti al monastero femminile benedettino, soppresso e venduto dall’imperatore Giuseppe II d’Austria. Questa proprietà fu acquistata da Antonio Cassis, detto Faraone per la sua provenienza egiziana.

«Già in quegli anni – ricorda l’assessore di Aquileia, Alviano Scarel – la famiglia Cassis Faraone possedeva una raccolta di preziose antichità, poi confluite all’interno del museo archeologico. La famiglia era proprietaria della villa che, nel 1882, diventò l’Imperial Regio Museo di Aquileia. Margherita era una donna elegante, riservata e gentile. Ricordo che, in via Augusta, aveva messo a disposizione un immobile per una mostra fotografica portata in diverse capitali europee».

Margherita Cassis Faraone amava la musica classica e aveva organizzato tanti concerti, a sue spese, nella Basilica. La contessa è stata anche tra i soci fondatori della Fondazione Teatro Verdi di Trieste.

«La comunità è scioccata – le parole del sindaco, Michele Tibald –. Era affezionata a questo paese. Girava il mondo ma tornava sempre nella sua Terzo, dove si sentiva a casa. Si è comportata come una vera mecenate eppure era semplice e affabile».

L’ultima apparizione pubblica di Margherita Cassis Faraone risale all’anno scorso, al matrimonio della nipote. Il ricevimento era stato organizzato a Terzo, nella villa della nonna.

«Siamo sgomenti – dice il sindaco di Aquileia, Gabriele Spanghero –. Aquileia conserverà sempre un bel ricordo della contessa». Una grande imprenditrice e una benefattrice. Così la ricorda Pietro Paviotti, presidente dell’Associazione Nazionale per Aquileia.

«Dobbiamo a lei il fatto di poter tenere ancora aperta e visitabile una sala espositiva, possibile grazie al suo sostegno economico. Ne ho sempre apprezzato signorilità e gentilezza. È una gravissima perdita. Piangiamo un’imprenditrice filantropa».

Commosso il ricordo di Marco Benes, presidente del Comitato d’onore per il soldato austro friulano, che nel maggio 2016 l’aveva voluta madrina all’inaugurazione del monumento per i caduti cervignanesi durante la Prima guerra mondiale. —

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