Prossimi eventi

  • Non ci sono eventi (per ora...)

Prossimi eventi

<< Gen 2023 >>
lmmgvsd
26 27 28 29 30 31 1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30 31 1 2 3 4 5

Archivio post

«Immigrati nella sede dell’ex comunità Incontro»

La proposta di una monfalconese: è chiusa da anni, bastano pochi lavori di messa a punto

AQUILEIA. «Gli immigrati nell’edificio dell’ex comunità Incontro»: è la proposta di una monfalconese che, per lavoro, opera spesso anche ad Aquileia. La donna, che preferisce mantenere l’anonimato, spiega di aver visitato lo stabile che, a suo dire, sarebbe ideale per accogliere persone in difficoltà. L’edificio dell’ex comunità di don Piero Gelmini, in località IV Partita, da 4 anni è disabitato. La comunità Incontro onlus, che conta 164 sedi nel mondo, ha come scopo principale l’assistenza delle persone bisognose, cui sono offerte accoglienza, formazione scolastica e professionale, assistenza spirituale e accompagnamento per un reinserimento attivo nella società. «Per lavoro stavamo effettuando un censimento di alcuni alberi monumentali – spiega la monfalconese –. Una di queste piante si trova proprio nei pressi dell’ex comunità. L’edificio era stato pensato apposta per i ragazzi. Ci sono impianto elettrico, ascensore per disabili, scalinata e tante sale. Il tutto è chiuso da anni. L’edificio potrebbe essere sistemato con poco e messo a disposizione di chi ha bisogno, come i migranti. Si potrebbe affidare a loro qualche incarico all’interno della comunità in modo da non farli sentire un peso per gli aquileiese e offrire ospitalità. L’area, inoltre, è distante dal centro e pertanto la presenza di queste persone non sarebbe ingombrante. La struttura inizia ad avere problemi. I vetri cominciano a rompersi, manca la manutenzione. Si va verso il al degrado, è un peccato. Meglio usarla per ospitare chi è in difficoltà. In regione si dice spesso che mancano i posti per accogliere gli immigrati, ma ad Aquileia uno stabile c’è».

Il sindaco Gabriele Spanghero dice che «quell’edificio è di proprietà della comunità Incontro, bisogna rivolgersi a loro. Lo stabile è disabitato da

qualche anno. Il sodalizio ha chiuso l’attività di recupero. Bisogna verificare le condizioni della struttura, che per ospitare qualcuno deve essere a norma dal punto di vista igienico-sanitario. Consiglio alla signora che lancia la proposta di venire a parlarne con me in Comune». (e.m.)

23 giugno 2015

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine