La sospensiva del dirigente chiude la contesa con il Comune Il sindaco Spanghero: «Siamo tornati a una fase di dialogo»
di Elisa Michellut
L’amministrazione comunale di Aquileia e i genitori hanno vinto la loro battaglia. La direzione didattica resta nella città romana. Scongiurato dunque (almeno per il momento) il trasferimento nel vicino Comune di Fiumicello Villa Vicentina.
È datata 24 luglio la sospensiva firmata dal dirigente scolastico, Aldo Durì. «Ritengo – si legge nel documento – che lo spostamento della direzione debba essere frutto di una decisione unanime e condivisa tra istituzione scolastica e Comuni che insistono sul territorio dell’istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani”, convinto che i rapporti tra amministrazioni comunali e istituzioni scolastiche di uno stesso territorio, unito da profondi vincoli sociali, politici e culturali non si risolvono per via giudiziaria».
Il sindaco di Aquileia, Gabriele Spanghero, non nasconde la soddisfazione. «In merito a questa vicenda ritengo siano già state spese troppe parole. Parole necessarie quando volte alla tutela degli interessi dei cittadini e degli utenti. Saluto positivamente la sospensione del provvedimento, concentrando l’attenzione solo sulle righe finali del testo per poter ricondurre il tutto a una fase di dialogo, come ho sempre auspicato».
Nei mesi scorsi la decisione dell’istituto comprensivo, che aveva annunciato di essere intenzionato a trasferire (da settembre) gli uffici amministrativi nel Comune di Villa Vicentina Fiumicello aveva scaldato gli animi. Il sindaco di Aquileia, Gabriele Spanghero, non aveva gradito e non aveva risparmiato una spallata ai colleghi del Comune di Fiumicello Vicentina che, per bocca del sindaco Laura Sgubin, si erano detti favorevoli al trasferimento. Il preside Durì aveva motivato la decisione spiegando che «la collocazione logistica della sede aquileiese è confinata sul retro della scuola primaria, su una strada non asfaltata, scarsamente illuminata, senza sbocco e con l’ingresso ricavato da un accesso periferico e secondario rispetto alla posizione della scuola». Secondo Durì, che nella sospensiva ribadisce comunque il suo pensiero, «la sede non appare dignitosa e consona al prestigio e alla dignità di un’istituzione scolastica che raggruppa 10 scuole e conta 1.300 alunni».
Per questo motivo, era stata preferita la Casa della Cultura, l’ex scuola elementare di Villa Vicentina. Il preside ricorda anche che in una riunione dello scorso 11 giugno le amministrazioni competenti erano state invitate ad adoperarsi «per avanzare eventuali soluzioni alternative alla nuova collocazione proposta, in una logica non campanilistica ma unitaria, tale da connotare l’istituto comprensivo come realmente rappresentativo di tutte le realtà locali, unite a formare una sola comunità». —
27 luglio 2018
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