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Il ponte girevole di Grado diventa una star

Arrivato alle 17.15 e subito immortalato. A tarda sera il “varo” con il posizionamento grazie alle gru

di Antonio Boemo

GRADO. Attorno alle 17.15 è arrivato via mare il nuovo ponte, il tratto girevole di 36 metri di lunghezza per 12 di larghezza e dal peso di 130 tonnellate già pronto per essere posizionato sul pilone centrale dove ci sarà il meccanismo per il movimento. Un sospiro di sollievo per tutti al termine di una giornata davvero molto concitata e incerta. Partito da Fusina con la neve (ancora ieri sera a bordo del pontone c’erano evidenti segni della presenza della coltre bianca) è arrivato a Grado col sole, poco prima del tramonto. Sempre ieri sera c’è stato il varo: il manufatto è stato posizionato sopra il pilone grazie alle due potenti gru poste in cima alle arcate opposte di collegamento.

Le operazioni sono iniziate alle 21.30 poiché fino a quell’ora la corrente era troppo forte e sarebbe stato più difficile tenere immobile il pontone. La necessità di operare di sera è stata dettata dal fatto che per oggi le previsioni meteo, pur se incerte, parlano della possibilità di nevicate sulla costa, ma anche del ritorno della bora. La decisione è stata presa da Pietro Zara della Zara Metalmeccanica di Dolo, coadiuvato dall’ingegner Gianrico Tamiazzo, ditta che ha costruito il ponte. Tante persone si sono alternate al Molo Torpediniere – dove di solito attracca il Delfino Verde – dov’è stato ormeggiato il pontone col ponte sopra. Qui anche i marinai di Circomare e i carabinieri della stazione gradese. Il grande pontone da 40 metri è stato trasportato fino a Grado dallo spintore-rimorchiatore Torello.

Sono state numerose le fotografie e i video di quanti ieri hanno voluto immortalare un fatto storico che indubbiamente ricalca quello del 1936 quando il ponte venne inaugurato. Allora significava avere un collegamento diretto con la terraferma, così come succederà ora dopo diversi mesi. La differenza tra oggi e quell’epoca è che questa volta c’è sempre stata la possibilità di arrivare o uscire da Grado da un’altra direttrice, possibilità che allora non c’era. L’aver messo in sito il “nuovo ponte” non vuol dire che sia pronto. C’è ancora molto lavoro da fare: tarature, meccanismo girevole, pista ciclabile, marciapiedi, asfaltatura. Ma la cosa più importante è correre per arrivare ad avere la transitabilità veicolare prima di Pasqua. Così era stato previsto inizialmente, ma ora causa del maltempo sono già stati accumulati una decina di giorni di ritardo. Sarà davvero una corsa contro il tempo. Ieri per tutta la giornata le notizie si sono accavallate con l’annuncio della partenza avvenuta e poi col rientro agli ormeggi a Fusina. Tutto è derivato dal fatto che uno dei due rimorchiatori giunto ormai in prossimità del mare aperto, in zona Lido di Venezia, a causa della rottura di una pompa, è dovuto rientrare a Fusina. Dell’altro rimorchiatore nessuna notizia ufficiale, tuttavia è poi giunto l’annuncio dell’arrivo previsto per il pomeriggio fatto via social dal sindaco Dario Raugna e dall’assessore Fabio Fabris, successivamente confermato dall’amministratore unico di Fvg Strade, Giorgio Damiani, committente dell’opera.

@anboemo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

01 marzo 2018

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