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    Il Papa ad Aquileia, missione possibile

    Alla richiesta dei vescovi il Pontefice non ha escluso di tornare presto in Fvg. «Atto in continuità coi suoi predecessori»

    di Domenico Pecile

    UDINE. Aquileia chiama papa Francesco. E lo invita nuovamente a visitare la città dei patriarchi. Lo ha fatto, anzi, lo ha rifatto l’altro ieri a Redipuglia a margine della visita di Papa Bergoglio al Sacrario. E lo rifarà nei prossimi giorni tramite “La voce isontina” periodico della diocesi di Gorizia. È quanto ha anticipato ieri il direttore della testata, Mauro Ungaro, portavoce del vescovo.

    «A Redipuglia – spiega lo stesso Ungaro – l’arcivescovo di Gorizia, monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, ha invitato nuovamente papa Francesco a venire ad Aquileia. Un invito, questo, che ha fatto il paio con quello già effettuato lo scorso anno in occasione della visita a Roma di tutti i vescovi del Friuli Venezia Giulia».

    Il motivo della richiesta è presto detto. «L’obiettivo del nostro arcivescovo, ma anche della nostra e delle altre diocesi – sono ancora le parole del direttore de “La voce isontina – è quello di fare in modo che la visita di Papa Bergoglio si inserisca di diritto nella tradizione dei Papi che lo hanno preceduto: Paolo VI, Papa Woitjla e Benedetto XVI, in questo sottolineando il ruolo che Aquileia ha avuto nella storia, e non soltanto della chiesa, come luogo di incontro nei secoli tra le genti slave, tedesche e latine. Questo, dunque, può rappresentare un luogo importante di incontro per continuare quel discorso sulla pace che anche a Redipuglia il Papa ha affrontato con la forza e la determinazione che tutti hanno apprezzato». Parole che Papa Francesco ha ribadito ieri all’Angelus.

    Ungaro, in ciò interpretando anche il pensiero del suo arcivescovo, si dice consapevole che «l’agenda di Papa Francesco già per i prossimi mesi è zeppa di appuntamenti importanti. Tuttavia la speranza è quella che possa trovare l’occasione anche soltanto per una giornata di incontro che permetterebbe di dare risposta alle attese manifestate dai fedeli di tutta la regione e che, considerata la limitata capienza di Redipuglia, non è stato possibile soddisfare fino in fondo». Lo stesso Ungaro ieri ha rivelato che da parte sua, «il Papa non ha affatto escluso questa possibilità, rimandando inevitabilmente una decisione in merito a un momento futuro ancora da stabilire».

    Intanto però il pressing continuerà. Ungaro annuncia che il suo giornale pubblicherà uno “speciale” dedicato alla visita a Redipuglia con numerose pagine anche di foto. «Ci affideremo molto alle immagini – insiste – cercando di analizzare quale possa essere la portata dell’omelia del Papa nella vita delle nostre chiese e delle nostre comunità anche per leggere nella maniera più corretta e consona il senso di questo anniversario dei cento anni dell’inizio della prima guerra mondiale».

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    15 settembre 2014

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/