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    Il cimitero degli eroi dimenticato: da qui partì la salma del Milite Ignoto

    L’allarme lanciato dai giovani della lista di minoranza. Il sindaco Spanghero: impegno per garantire il decoro

    di Elisa Michellut

    AQUILEIA. Da lì nel 1921, tre anni dopo Vittorio Veneto, partì la salma del Milite Ignoto. In treno, verso Roma e l’Altare della Patria, in quello che fu il viaggio più seguito della storia d’Italia. Ti aspetti che quel cimitero dietro la basilica, in cui tra undici salme senza nome fu scelta “la” salma simbolo del sacrificio di migliaia di italiani nella Grande guerra, sia curato alla perfezione.

    E invece no. È in degrado, un assurdo degrado. Che non è sfuggito alla lista Aquileia 2.0, la minoranza nella città romana. Una minoranza fatta di giovani. Tra le notizie brutte di queste righe, almeno una notizia bella: i ragazzi sono attenti alla storia del Paese.

    «Il cimitero militare di Aquileia – spiega il capogruppo Francesco Zerbin -, oltre a essere luogo di memoria e ricordo, in cui sono sepolti i dieci militi ignoti (l’undicesimo riposa all’Altare della Patria, a Roma), è un sito di grande importanza storica e artistica. Per questa ragione lo stato della sua manutenzione lascia basiti moltissimi cittadini aquileiesi, in particolare ora che ci stiamo immergendo nelle commemorazioni per il centenario della Grande guerra.

    Questa situazione ha spinto la lista civica Aquileia 2.0 a presentare una mozione. Siamo consapevoli che il terreno sul quale ricade il cimitero è in diritto d’uso a favore dello Stato. Al Comune, tuttavia, spettano la manutenzione e la custodia».

    Afferma poi Zerbin: «Oltre all’evidente degrado delle siepi e del manto erboso, abbiamo appurato che numerosi punti della convenzione tra Ministero della Difesa e Comune non vengono rispettati, a esempio la mancanza d’esposizione della bandiera europea, la mancanza di una tabella con gli orari di chiusura e apertura per i visitatori e l’assenza di un servizio di custodia. Auspichiamo se ne discuta durante il prossimo consiglio comunale.

    Il Comune di Aquileia deve ridare piena dignità e decoro a un luogo importante e significativo, che non può e non deve essere lasciato in queste condizioni. Speriamo, inoltre, di spronare l’amministrazione comunale a promuovere ulteriori iniziative ed eventi per non far mai dimenticare, soprattutto ai più giovani, l’orrore, la devastazione e l’atrocità della Prima Guerra mondiale».

    Il sindaco Gabriele Spanghero risponde: «Spiace vedere che si cerca di strumentalizzare questi argomenti per una questione di visibilità personale. In merito alla mozione, ritengo sia corretto discuterne nella sede opportuna, per rispetto delle istituzioni, dei gruppi consiliari e dei cittadini. Per quanto riguarda il cimitero degli Eroi, ci sono stati contatti con il commissariato generale per le onoranze ai Caduti già nel mese di giugno.

    Abbiamo sollecitato interventi di manutenzione straordinaria all’interno del cimitero. I contatti sono proseguiti anche nei mesi successivi e la questione è all’ordine del giorno, sia da parte dell’amministrazione comunale sia da parte degli uffici del commissariato generale di Roma. L’impegno del Comune di Aquileia per garantire il decoro del cimitero è costante.

    Nei recenti incontri con delegazioni di alpini provenienti da fuori regione abbiamo avuto riscontri positivi in merito allo stato di manutenzione del sepolcreto nonostante, purtroppo, la siepe si sia seccata perché infestata dalla piralide del bosso, così come accaduto in molte altre aree cimiteriali della regione. Il problema non è stato sottovalutato, ci siamo interessati ancor prima della visita del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano».

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    03 novembre 2014

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/