AQUILEIA. Nella città romana si è chiusa recentemente, con numeri da record, l’edizione 2015 della stagione concertistica in basilica. L’ultimo concerto in cartellone, l’omaggio ad Ariel Ramirez (1921-2010), ha visto una partecipazione straordinaria di pubblico, con oltre 600 persone intervenute, molte delle quali hanno trovato posto sopra le stuoie opportunamente collocate a difesa dei mosaici della navata centrale della Basilica di Aquileia.
I curatori della manifestazione, Pier Paolo Gratton e Francesco Fragiacomo, nel sottolineare il successo dell’evento non mancano di rivolgere un appello alla Regione. «Invitiamo l’amministrazione regionale – dichiara Gratton – a investire sul progetto perché la musica sacra di qualità interessa ancora un numero impressionante di cittadini e turisti». L’ultimo concerto ha visto protagonisti i cori giovanili dell’Usci di Gorizia che, diretti da Gianna Visintin, hanno proposto un omaggio ad Ariel Ramirez, eclettico compositore argentino che contava molte relazioni con l’Europa e l’Italia in particolare. «Tutti i concerti sono stati particolarmente seguiti. Abbiamo stimato una presenza di circa 4 mila persone, spalmate sugli otto concerti, di cui uno nella bellissima basilica di Santa Eufemia, a Grado. Ad aprire i concerti, lo scorso 11 luglio, i cori Tone Tomsic e Vokalna Akademija di Lubiana. Poi abbiamo proposto i concerti del gruppo Odhecaton e della Cappella liventina. Molto seguiti anche i concerti d’organo di Peter Westerbrink, Luca Scandali
e Riccardo Cossi. Un discorso a parte va fatto per il requiem di Mozart, proposto dal coro e orchestra del teatro Verdi di Trieste. Siamo già al lavoro per preparare l’edizione 2016, che sarà ancora più varia e ricca. Stiamo pensando di dare spazio anche alla musica cameristica».(e.m.)
22 settembre 2015
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