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«Ho fatto gol con la mano, va annullato»

Grande gesto di onestà di David Ghirardo della Gradese nella partita contro l’Aquileia

di Antonio Boemo

GRADO. La Gradese non ha ancora dato l’addio matematico alla possibilità di partecipare ai play-off ma la sconfitta patita sabato ad Aquileia potrebbe risultare negativamente determinante. Una sconfitta a detta di tutti immeritata che avrebbe sicuramente assunto un volto completamente diverso se, quando le squadre erano ancora sullo 0-0, la Gradese non avesse letteralmente “rinunciato” a una rete fatta. David Ghirardo è l’autore della rete che il direttore di gara aveva regolarmente convalidato indicando il centro del campo. Ma è anche l’autore di un gesto che non si vede spesso, anzi. «Su cross di un compagno, anche per proteggermi il viso, ci ho messo la mano, larga rispetto al corpo. La palla – ricorda – mi è finita involontariamente sulla mano rimbalzando e finendo in rete». L’arbitro, però, non se n’era accorto convalidando il gol. Ma Ghirardo ha rincorso l’arbitro dicendogli che il gol era irregolare e che doveva essere annullato. Così è stato. Applausi, indubbiamente, per Ghirardo. La Gradese ha perso punti forse fondamentali in vista play-off ma ne ha conquistati talmente tanti in fair play che merita davvero un premio speciale. Almeno una volta quanto hanno fatto vedere tanti professionisti in casi del genere – eh, sì che dovrebbero essere proprio questi ad essere d’esempio – non è stato seguito da un calciatore dilettante che invece, con questo gesto dovrebbe aver insegnato molto a tanti. A proposito di reti realizzate con la mano come non ricordare, infatti, quella incredibile di Maradona in Argentina-Inghilterra; ma lo stesso l’ha fatto anche Messi e l’hanno fatto pure altri giocatori stranieri ma anche italiani come il milanista Cutrone. Oggi grazie al Var questi incredibili e incresciosi fatti non sarebbero accaduti. Ma il Var riguarda solo i professionisti, e di alto livello. Tra i dilettanti c’è comunque, come ha dimostrato Ghirardo, il Var che si chiama coscienza

e sportività. «Come società – spiega il presidente della Gradese, Lorenzo Acampora – insegniamo ai giovani non solo a giocare ma anche come ci si deve comportare e un esempio come quello di David contribuisce notevolmente in questo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

23 aprile 2018

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