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Grado, in Laguna con la barca a zero emissioni

Il traghetto Zelag da 500 mila euro collegherà la città ad Aquileia lungo il Natissa

di Antonio Boemo

Foto Vinicio

Foto Vinicio

GRADO È costato 500 mila euro (in parte della Regione e in parte dall’Ue) il prototipo della Zelag (Zero Emission navigation Laguna di Grado) che è stato presentato ieri mattina. Un vaporetto lungo 11 metri che può trasportare 24 passeggeri, a propulsione elettrica, può navigare a una velocità massima di 8 nodi da crociera di 3 nodi. L’autonomia è stata calcolata in 50 miglia, quindi idoneo per gli itinerari che a momento sono stati ipotizzati. Itinerari quasi interamente all’interno della laguna. Quello principale studiato e testato e che è stato in particolar modo suggerito dai progettisti è da Grado ad Aquileia lungo il Natissa. L’altro porta sino a Porto Buso e il terzo da Grado alla foce dell’Isonzo, quindi con un tratto in mare aperto. Il tipo di turismo che si sviluppa attraverso questa barca a zero inquinamento, silenziosa, adatta per i bassi fondali e che provoca un quasi irrilevante moto ondoso, è stato definito come Turismo 4.0 cioè eco sostenibile, “lento” e accessibile a tutti. Ecco questo è l’ulteriore aspetto, illustrato nel contesto della presentazione che è stata coordinata da Mare Fvg e che ha visto principalmente coinvolti AA custom ovvero i Cantieri Alto Adriatico di Monfalcone, l’Università di Trieste e Friulinossidabili di Talmassons

L’illustrazione generale del progetto è stata fatta dal presidente di Mare Fvg, Claudio Kovatsch che ha concluso l’intervento auspicando che possano nascere delle consorelle della Zelag. E chissà che queste non possano finire anche sui laghi tanto che a chiedere lumi è stato un operatore del lago d’Iseo visibilmente interessato al progetto. Interventi sono stati fatti dal sindaco di Grado, Dario Raugnan dall’assessore al turismo di Aquileia, Alviano Scarel e naturalmente da tutti quelli che hanno partecipato alla progettazione e alla realizzazione del prototipo, Odilio Simonit (Alto Adriatico Custom), Alberto Marinò, Carlo Nasso e Ubaldo la Monaca (Università di Trieste) e Paolo de Clara e Chiara Bettuzzi (per Friulinossidabili). Ed è stata proprio quest’ultima ad anticipare, con tanto di rendering, gli studi e proposte fatte per quanto concerne gli approdi, in particolar modo nel mandracchio di Grado e sulla sponda destra del Natissa ad Aquileia che saranno collegati a delle speciali passerelle che consentiranno l’utilizzo della Zelag da parte di persone con difficoltà di deambulazione ma anche alle mamme con carrozzine. Trattandosi di vaporetto elettrico è evidente che c’è stato anche lo studio per le colonnine di ricarica: sono stati individuati i punti ideali dove ubicarle ma è stato precisato che questo nuovo servizio via mare deve svilupparsi in sintonia con quello elettrico su gomma e con le e-bike. Ciò per dire che dovrebbero essere installate ulteriori colonnine per questi altri servizi. —

27 luglio 2018

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