Referendum, dubbi e vantaggi analizzati in due assemblee I sindaci: anagrafe e infermiere di comunità nelle sedi attuali
AQUILEIA . I timori dei cittadini sono legati al rischio per le comunità più piccole di non vedere rappresentati i propri interessi a livello comunale e di perdere una serie di servizi. La gente si chiede che cosa cambierà. Sono tante le domande che i residenti di Aquileia e Terzo hanno rivolto agli amministratori durante i due incontri, moderati dai giornalisti Elisa Michellut e Andrea Doncovio, organizzati, ad Aquileia e a Terzo, giovedì e anche ieri sera. Al tavolo dei relatori sono intervenuti Gabriele Spanghero, sindaco di Aquileia, Michele Tibald, sindaco di Terzo, Andrea Moscatelli del Gruppo Misto di Aquileia, Francesco Zerbin del gruppo di opposizione Aquileia 2. 0, Serena Tell, capogruppo della civica di minoranza “Per Terzo”, Barbara Vatta, capogruppo di maggioranza di Terzo, ed Evelyn Paulin, capogruppo di maggioranza ad Aquileia.
«Per i cittadini non cambierà nulla per quanto concerne l’accesso ai servizi – hanno rassicurato i sindaci –. L’assistente sociale, l’anagrafe e l’infermiere di comunità resteranno nelle sedi attuali. La sede del municipio sarà a Terzo (il nuovo Comune si chiamerà Aquileia) ma entrambe le attuali sedi municipali continueranno a ospitare gli sportelli dei servizi, che prevedono un accesso diretto dei cittadini. È necessario dare vita a un soggetto più grande e forte, capace di offrire servizi innovativi e di cogliere le opportunità che si presentano sul fronte degli investimenti e su quello dello sviluppo economico». I primi cittadini hanno ricordato che il referendum (si vota il 29 aprile) sarà valido indipendentemente dal numero degli elettori che si recheranno ai seggi. Non è richiesto il quorum. L’esito sarà positivo solo se vincerà il sì in entrambe le comunità. Aquileia 2. 0 considera il progetto di fusione un’opportunità ma ha ribadito le proprie perplessità in quanto «le ragioni per giustificare tale processo non sono sufficienti per portarlo a compimento». Andrea Moscatelli, del Gruppo Misto di Aquileia, è fortemente contrario. «Fondere Aquileia con Terzo è inutile, persino controproducente. Gli strumenti per migliorare
Aquileia esistono già, penso alla Fondazione e alle sue ingenti risorse economiche». Contraria anche la lista civica di opposizione “Per Terzo”. «Non sono ancora chiari i vantaggi – la visione della minoranza di Terzo –. Non è stato spiegato come saranno migliorati i servizi».
21 aprile 2018