I richiedenti asilo saranno alloggiati in sette appartamenti, tra il paese e la frazione di Muscoli Savino: abbiamo chiesto famiglie con bambini. Tibald: un numero basso, non ci saranno problemi
di Elisa Michellut
CERVIGNANO. Saranno 29 i richiedenti asilo ospitati a Cervignano e Terzo: 25 a Cervignano e 4 a Terzo. Nessun posto è stato individuato per Aquileia. A Terzo, l’Ics di Trieste, che si è aggiudicata la gestione del progetto, ha messo a disposizione un immobile che può ospitare 4 persone. A Cervignano sono stati indicati dal gestore 7 appartamenti: 1 a Muscoli e 6 in varie zone di Cervignano. «Così come annunciato e come abbiamo spiegato nelle assemblee pubbliche – le parole del sindaco Gianluigi Savino -, Cervignano, Terzo e Aquileia hanno aderito allo Sprar. Avevamo precisato che sarebbe stato il gestore partecipante alla gara a individuare i luoghi in cui ospitare queste persone. Venerdì è stato inviato al Ministero il progetto. Ho chiesto alla Prefettura, nel caso in cui diventi operativo, che vengano inviate nel nostro Comune famiglie con bambini. Il numero di ospiti è compatibile con le dimensioni della cittadina. Ora il progetto è stato inviato al ministero, che ha qualche mese per accettarlo o meno, sulla base degli indirizzi politici nazionali».
L’assessore Loris Petenel annuncia che molte associazioni hanno dato ampia disponibilità a una stretta collaborazione. «Hanno già stipulato un partenariato: Corima, Progetto Futuro, Cervignano Baseball, la parrocchia e i Veterani. La consulta avrà il compito di allargare ad altre associazioni».
Il comitato per la trasparenza, per bocca di Arianna Dreossi, chiede al sindaco maggiore chiarezza. «Sono diversi i cittadini che, in questi giorni, si stanno rivolgendo al comitato per avere informazioni sulle location che ospiteranno i richiedenti asilo. C’è preoccupazione. Faremo un accesso agli atti per quanto di competenza, sperando venga convocato al più presto un consiglio comunale».
A Terzo, l’Ics ha messo a disposizione un immobile che può ospitare al massimo 4 persone. «Il numero di rifugiati che potrebbero essere accolti è basso – spiega il sindaco, Michele Tibald –. Questo dovrebbe facilitare il loro inserimento e dovrebbe attenuare i timori di quei cittadini che avevano paura di un’invasione». L’immobile individuato è una casa indipendente. «Non trattandosi di un appartamento situato in un condominio – prosegue Tibald – non si dovrebbero verificare quei problemi che la convivenza tra usi e costumi diversi può causare in ogni struttura plurifamiliare. L’immobile non si trova in uno dei borghi minori, dove anche un numero così piccolo di stranieri avrebbe potuto causare difficoltà, ma è situato in zona abbastanza centrale. Queste persone – aggiunge il sindaco – saranno impegnate in corsi di formazione professionale e di lingua italiana. Saranno seguiti dagli operatori dell’Ics, che spiegheranno quali sono i loro diritti ma soprattutto i loro doveri. Prima di partire, il progetto dovrà essere approvato dal ministero e ci vorranno mesi per l’attivazione».
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04 aprile 2018