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Cervignano fa scuola nella Bassa: ultimo dell’anno senza bòtti anche in altri centri

Divieto anche a Fiumicello e Terzo, ci stanno pensando Aquileia, Villa Vicentina, Ruda e San Vito al Torre. Il sindaco Savino firma l’ordinanza, ora tocca a carabineri e vigili: sanzioni da un minimo di 50 euro

di Elisa Michellut

CERVIGNANO. Capodanno senza botti nella Bassa. I Comuni del Cervignanese dichiarano guerra a petardi e fuochi d’artificio. Dopo Cervignano, che festeggerà l’ultimo dell’anno con un originale e atteso spettacolo pirotecnico virtuale, anche a Fiumicello e Terzo di Aquileia scatterà il divieto.

I Comuni di Aquileia, Villa Vicentina, Ruda e San Vito al Torre valutano di fare scattare l’ordinanza. Se ne parlerà a breve nelle rispettive giunte.

A Cervignano, il sindaco Savino ha firmato il provvedimento che vieta l’utilizzo, in tutta la cittadina e nelle frazioni, di petardi e fuochi d’artificio dal 19 dicembre fino al 7 gennaio. Per i trasgressori è prevista una sanzione di 50 euro.

Nel caso in cui il fatto dovesse assumere rilevanza penale, scatterà la denuncia all’autorità giudiziaria.

Toccherà ai carabinieri e agli agenti della polizia municipale di Cervignano far rispettare l’ordinanza. Dopo gli innumerevoli atti vandalici accaduti gli anni scorsi e dopo le numerose proteste dei residenti e delle associazioni animaliste, le amministrazioni hanno deciso di lanciare un segnale forte.

«Quest’anno – spiega Savino – punteremo sul mapping 3D, sofisticata tecnica di videoproiezione che trasforma una superficie, in questo caso la facciata del teatro Pasolini, in schermo su cui saranno proiettate immagini, effetti speciali e giochi di luce, il tutto accompagnato dalla musica. La notte di Capodanno, lo spettacolo pirotecnico allo scoccare della mezzanotte sarà in 3D. Fuochi d’artificio virtuali, per rispettare gli animali e offrire qualcosa di nuovo. La soluzione che abbiamo trovato soddisfa le legittime esigenze di chi ama i fuochi d’artificio, ma anche di chi ha molto a cuore il benessere degli animali».

Il vicesindaco Buda aggiunge: «E’ un atto di civiltà, un fatto educativo. Il lancio di petardi è potenziale fonte di disturbo della quiete pubblica e pericolo per l’incolumità delle persone».

Botti e petardi banditi pure a Fiumicello e Terzo. «Volevamo dare un segnale forte – conferma l’assessore al bilancio di Fiumicello, Eva Sfiligoi –. I botti possono provocare danni fisici, ma sono pure un notevole stress per anziani, bambini, cardiopatici e animali».

D’accordo Michele Tibald, sindaco di Terzo: «Abbiamo ritenuto di tutelare gli animali che, impauriti dai botti, possono scappare e rappresentare un pericolo per le persone».

Ad Aquileia la giunta affronterà la questione la prossima settimana. «Approvo la decisione dei colleghi di Cervignano, Fiumicello e Terzo di non impegnare risorse pubbliche per i fuochi d’artificio – dichiara il sindaco Spanghero –. Non abbiamo ancora deliberato, ma potremmo decidere anche noi di limitare gli effetti sonori».

05 dicembre 2015

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine