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Barbana sigla il passaggio Zorzin-Centomo

I parroci alla cerimonia di chiusura della Porta Santa celebrata dall’arcivescovo Redaelli. I saluti ai fedeli di Grado e Aquileia

di Antonio Boemo

Il vescovo Redaelli con Michele...

Il vescovo Redaelli con Michele Centomo e Armando Zorzin (Bonaventura

GRADO. I due parroci di Grado. C’erano entrambi, ieri a Barbana, il parroco uscente, monsignor Armando Zorzin, e monsignor Michele Centomo che domenica prossima subentrerà nel non facile incarico sull’Isola. Incarico, che, come ha avuto modo di precisare l’arcivescovo Carlo Maria Redaelli, è a tempo, per 9 anni. Cosa che peraltro era stata detta anche quando arrivò per la prima volta a Grado l’attuale arciprete, poi rimasto invece per 17 anni.

Ieri nel Santuario dell’Isola della Madonna di Barbana, in occasione della chiusura della Porta Santa c’erano entrambi. Monsignor Zorzin ha concelebrato la messa presieduta dall’arcivescovo di Gorizia, assieme anche al vice responsabile dei frati minori francescani dell’Alta Italia, Mario Vaccaro, che ha fatto un breve intervento citando San Francesco. Alla cerimonia hanno partecipato altri sacerdoti della Diocesi e i frati di Barbana con il superiore frà Stefano Gallinaro. Monsignor Centomo ha invece svolto l’incarico di cerimoniere. È lui, infatti, il cerimoniere ufficiale della Diocesi di Gorizia, incarico che continuerà a mantenere.

Sull’altare, davanti alla Vergine di Barbana, Zorzin e Centomo si sono trovati fianco a fianco. Quello di ieri è stato quasi certamente l’ultimo incontro che li ha visti assieme. Giovedì monsignor Zorzin si trasferirà, come sede abitativa, a Farra d’Isonzo. Per sua scelta sarà l’aiutante di don Stefano Goina sia per quanto concerne Farra e sia relativamente a Gradisca d’Isonzo.

E domenica prossima farà il suo ingresso ufficiale a Grado monsignor Centomo. Un ingresso sicuramente diverso dagli ultimi due, meno appariscente. Si concentrerà principalmente sulla cerimonia nella basilica di Sant’Eufemia che si terrà nel pomeriggio. Tra l’altro, solo domenica prossima l’orario delle messe subirà variazioni con alcune soppressioni. Essendo in realtà presente a Grado unicamente il cappellano, don Nadir Pigato, questi ha deciso di celebrare la messa delle 8.30 in basilica, alle 9.30 a Fossalon e alle 11 in Città Giardino. Soppresse, dunque, solo domenica prossima, le messe delle 10 e delle 11.30 in basilica.

Ieri a Barbana si è dunque tenuta la cerimonia di chiusura della Porta Santa che era stata aperta in occasione del Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco. L’arcivescovo Carlo Maria Redaelli ha sottolineato il grande afflusso di fedeli, ha parlato del significato dell’importante iniziativa giubilare e ha affermato che seppure si chiude la Porta Santa «la Misericordia di Dio continua…».

Centinaia erano i fedeli a Barbana. Circa 200 hanno assistito nel pomeriggio alla cerimonia di chiusura della Porta Santa. Nel corso della la messa, accompagnata dal coro della Diocesi, dopo la comunione è iniziato il “rito di conclusione”. L’arcivescovo ha esordito: «Ringraziamo con gioia Dio…», per poi aggiungere: «A tutti è stato offerto un tempo prezioso di misericordia e conversione». Mentre è stato intonato il Magnificat (su testo rielaborato da don Francesco Fragiacomo), l’arcivescovo ha lasciato l’altare per chiudere la Porta Santa prima di tornare davanti alla statua della Vergine da dove ha impartito la benedizione.

Ieri è stata anche la giornata degli ultimi saluti da parte di monsignor Zorzin che ha celebrato la messa a San Grisogono in Città Giardino. A conclusione una lunga fila di fedeli s’è recata in sacrestia per stringere la mano al parroco e ringraziarlo per quanto ha fatto. Monsignor Centomo, invece, ieri mattina, ha salutato i “suoi” fedeli di Aquileia (basilica gremita), dove ha svolto in questi ultimi anni il parroco. È stato un saluto intenso, interrotto dagli applausi e dalla commozione dello stesso monsignore che, il groppo in gola, aveva gli occhi lucidi.

@anboemo

©RIPRODUZIONE RISERVATA

10 ottobre 2016

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