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Aviaria, secondo caso sospetto: l’allerta anche a Cervignano

Un altro esemplare di fischione trovato morto a Grado: analisi in corso per stabilire le cause. Intanto nella città della Bassa il sindaco emette un’ordinanza per far scattare misure di sicurezza

di Elisa Michellut

CERVIGNANO. C’è un secondo caso sospetto di aviaria a Grado, nella valle Artalina, di proprietà del Comune, ma in concessione alla Cooperativa pescatori e tra gli allevatori c’è preoccupazione. Un altro fischione selvatico – una specie simile all’anatra – è stato trovato morto.

Sono in corso le analisi, da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie di Padova, sede del Centro di referenza nazionale, per verificare se si tratta di virus influenzale tipo A, sottotipo H5N5. Qualche giorno fa, il virus era stato rinvenuto in alcuni organi prelevati da un altro fischione selvatico, trovato morto sempre nella valle Artalina.

In questo caso le analisi hanno confermato che si tratta di virus ad alta patogenicità. Intanto, si allarga la lista dei Comuni che, su indicazione della Direzione della struttura complessa di sanità pubblica veterinaria dell’Aas 2 Bassa friulana-Isontina, hanno emesso un’ordinanza in base alle quale nelle aziende avicole commerciali e rurali devono essere adottate misure di biosicurezza al fine di evitare i contatti tra volatili domestici e selvatici.

Oltre ai Comuni di Fiumicello, Aquileia, Grado, San Canzian d’Isonzo e Staranzano, da ieri c’è anche Cervignano. A breve sarà incluso anche Terzo di Aquileia.

«Stiamo attendendo il risultato delle analisi, ma è probabile che possa trattarsi di un secondo caso visto che il fischione è stato rinvenuto nella stessa zona – commenta Francesco Lovaria, direttore della Sanità pubblica veterinaria dell’Aas 2 Bassa friulana-Isontina – . Ad ogni modo, come detto, aspettiamo. Quello che ci tengo a sottolineare è che non si tratta di una malattia contagiosa per l’uomo pertanto è bene mantenere la calma».

In base alle ordinanze, il pollame domestico e tutti gli altri volatili in cattività devono essere trasferiti all’interno delle aziende, senza possibilità di accedere all’aperto. Pollame e volatili devono essere alimentati e abbeverati in ambiente chiuso e non devono essere abbeverati con acqua proveniente da serbatoi di superfici cui abbiano accesso i selvatici. Infine, i serbatoi di acqua all’aperto devono essere protetti dall’accesso di uccelli acquatici selvatici.

I servizi veterinari stanno controllando tutti gli allevamenti. Il sindaco di Grado, Dario Raugna, conferma che l’attenzione è massima. «Fortunatamente il nostro sistema sanitario funziona piuttosto bene e lo dimostrano le azioni che sono state messe in campo. I Comuni si sono attivati subito tramite le ordinanze. C’è la massima collaborazione. È necessario seguire le indicazioni dell’azienda sanitaria e non abbassare la guardia».

Dello stesso avviso il primo cittadino di Cervignano, Gianluigi Savino, che, ieri mattina, ha firmato l’ordinanza. «Questi provvedimenti sono efficaci proprio perché si ascrivono a un meccanismo generale che prevede uno stato di allerta quando ci troviamo in presenza, come in questo caso, di un potenziale pericolo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

06 gennaio 2017

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