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Arte sulle rotelle, Gioia bronzo ai mondiali di Calí

La pattinatrice 19enne di Aquileia esordiva in una rassegna iridata Nello “short program” in pista per prima. «Un anno d’oro, grazie a tutti»

AQUILEIA. È uno splendido bronzo quello che la stella del pattinaggio artistico a rotelle Gioia Girardi ha messo al collo alla sua prima partecipazione a un campionato mondiale. A Calí, in Colombia, l’atleta del Pattinaggio Aquileiese ha infatti ottenuto un risultato che la posiziona fra le più brave pattinatrici del mondo, la migliore sotto il profilo artistico.

La gara, per Gioia, non è stata però delle più facili: sorteggiata come prima atleta a scendere in pista per lo short program, ha dovuto rompere il ghiaccio sostenendo un carico di emozioni molto alto. La sua prestazione, pur con qualche difetto, è stata buona e le è valsa il terzo posto dietro la campionessa italiana Letizia Ghiroldi e l’argentina Giselle Soler; classifica che è rimasta invariata anche dopo il programma lungo.

«Tutte e tre – spiega l’allenatrice di Girardi, Anna Nosella – hanno commesso alcuni errori. Se Gioia avesse eseguito un programma lungo più pulito avrebbe potuto puntare all’argento, ma è stata comunque bravissima».

Felicissima, anche se un po’ rammaricata per non aver eseguito un esercizio perfetto, Gioia racconta: «Questa medaglia ha un valore immenso e la dedico a tutti quelli che mi sono stati vicini, dentro e fuori pista: i miei allenatori, coreografi e preparatori eccezionali, la mia famiglia e i miei amici che mi hanno sostenuto da casa. Ora mi dedicherò ai dovuti festeggiamenti per questo anno d’oro».

Per l’atleta 19enne i mondiali hanno infatti chiuso una stagione quasi perfetta, passata dall’argento italiano all’oro europeo fino al podio mondiale. «È stato un periodo bellissimo e intenso – precisa Nosella – ma anche estenuante: dal giorno successivo agli esami di maturità fino alla vigilia dei mondiali Gioia si è allenata ogni giorno per molte ore, arrivando a Calí un po’ stanca fisicamente e scarica mentalmente».

La medaglia della pattinatrice friulana premia anche la “filosofia” seguita dallo staff. «Da sempre – prosegue l’allenatrice – nella nostra società prediligiamo concentrarci sulla qualità del lavoro piuttosto che sulla quantità, insegnando magari meno elementi ma alla perfezione. Questo bronzo rappresenta anche un attestato di validità del nostro metodo».

Grande soddisfazione è venuta anche dalla delegata territoriale Fihp di Udine Paola Zanuttini: «Sono molto contenta ed emozionata perché è la prima volta che, nel singolo, raggiungiamo

risultati così alti e perché Gioia, che conosco da piccolissima, ha sempre lavorato con entusiasmo. Complimenti anche ai Diamante di Fiumicello che hanno messo a segno un brillante quarto posto mondiale nella categoria grandi gruppi».

 

Alessia Pittoni

©RIPRODUZIONE RISERVATA

28 settembre 2015

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine