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Aquileia, via le auto dal Foro romano: già oltre 500 firme e il caso va a Roma

S’è mosso anche il deputato Coppola del Pd. Intellettuali, sportivi e politici chiedono di parlare al ministro

di Elisa Michellut

AQUILEIA. Sono oltre 500 le firme per ridare nuova vita al Foro romano. Anche il deputato udinese del Partito democratico Paolo Coppola si è preso a cuore la questione. Intellettuali, sportivi e politici hanno aderito alla petizione promossa dai rappresentanti della Società friulana di archeologia e dell’associazione culturale Anfora, che chiederanno un incontro al ministro Franceschini.

L’obiettivo è anche eliminare il tratto della regionale 352 che divide a metà la zona archeologica del Foro aquileiese.

«Aquileia è la risorsa culturale più importante che abbiamo in questa regione – commenta Paolo Coppola –. È più che ragionevole cercare di valorizzarla nel modo migliore. Il continuo passaggio delle automobili lungo il tratto della regionale 352, che attraversa il Foro romano, non è certo la cosa più indicata in questo senso.

Proprio per questo motivo ho deciso di firmare la petizione. È chiaro che ci vuole un’alternativa ragionevole dal punto di vista viabilistico, ma se c’è la volontà politica gli ostacoli si superano senza problemi. Non sarà cosa facile, ce ne rendiamo conto. Mi interesserò direttamente al problema».

Le firme saranno inviate al sindaco di Aquileia, alla presidente della Regione e al ministro per i Beni culturali. I moduli sono stati spediti anche a Philippe Daverio, noto critico d’arte e conduttore televisivo, al popolare critico d’arte Vittorio Sgarbi e allo scrittore Paolo Maurensig. Anche il direttore del “Messaggero Veneto”, Tommaso Cerno, ha appoggiato la “battaglia”.

Per il momento hanno già firmato il pittore Sergio Altieri, lo storico Ferruccio Tassin, lo scultore Robin Soave, il musicista Claudio Cojaniz, l’ex allenatore Enzo Ferrari e, tra i politici, Renzo Travanut e il consigliere regionale dei Cittadini, Pietro Paviotti. I moduli per la raccolta firme sono stati spediti anche alle facoltà di archeologia delle università italiane.

«Il nostro intento non è quello di aprire o chiudere strade – spiega Carmelo Contin – ma il problema va in qualche modo risolto. La Regione deve farsi carico di questo. La Fondazione Aquileia, invece, potrebbe essere incaricata di ridare decoro al Foro romano.

Devono dare una nuova immagine ad Aquileia. Un turista che oggi arriva nella cittadina friulana non ha certo una bella visuale. Le firme sono oltre 500.

Le abbiamo spedite alle facoltà di archeologia di molte università italiane.

Siamo soddisfatti perché ci stanno appoggiando tanti professionisti, cittadini, intellettuali e politici della nostra regione. C’è un ampio consenso. La gente vuole una rinascita per Aquileia e questo avrebbe un riscontro positivo per l’intero territorio».

 

©RIPRODUZIONE RISERVATA

08 aprile 2016

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine