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Aquileia, un tatuaggio è la chiave per dare un nome al cadavere trovato in acqua

I carabinieri stanno lavorando all’identificazione dell’uomo. Il disegno sembra rappresentare una rosa dei venti stilizzata

di Elisa Michellut

AQUILEIA. Una rosa dei venti stilizzata. O una stella polare. Sembra essere questo il tatuaggio sul braccio dell’uomo ritrovato senza vita – domenica mattina – nel fiume Terzo, all’interno della riserva di caccia di Aquileia, in località Ponterosso. Un disegno che potrebbe aiutare gli inquirenti a risalire all’identità della vittima. Finora, infatti, non è stato ancora possibile dare un nome all’uomo. Forse il tatuatore – o chiunque potesse riconoscere il disegno – potrebbe aiutare gli inquirenti a identificare la salma.

Mercoledì 17 ottobre, nella zona del ritrovamento del cadavere, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Palmanova, comandata dal luogotenente Alessandro Maggio, in collaborazione con i colleghi della stazione di Aquileia, effettueranno una serie di ricerche approfondite.

L’obiettivo è trovare il portafogli, il cellulare o altri effetti personali della vittima, che potrebbero essere caduti in acqua o in qualche cespuglio nel momento in cui il corpo è finito nel fiume Terzo.

Ai carabinieri, intanto, anche nella giornata di martedì 16, sono arrivate alcune segnalazioni da parte dei cittadini ma nessuna ha avuto riscontro positivo. Anche i sindaci dei Comuni di Terzo, Michele Tibald, Aquileia, Gabriele Spanghero, e Cervignano, Gianluigi Savino, sono scesi in campo per reperire informazioni tra i residenti, ma non risultano persone scomparse.

Non è escluso che la vittima possa risiedere in un altro Comune della regione e che possa aver raggiunto per qualche motivo la Bassa friulana. Lunedì pomeriggio, sono state ascoltate diverse persone, anche tra i residenti. Sono ancora in corso, dunque, indagini per capire cosa possa essere accaduto.

Di certo si sa soltanto che si tratta di un uomo tra i 40 e i 50 anni, di carnagione chiara, stempiato e con i capelli corti, vestito con un paio di pantaloni e una maglia. Il corpo senza vita si trovava nel fiume Terzo già da qualche giorno e pertanto il riconoscimento non è semplice.

Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso (ma la data dell’esame non è stata ancora fissata). Potrebbe trattarsi di annegamento. Sul cadavere non ci sarebbero segni di violenza. Potrebbe trattarsi di qualcuno scivolato nel fiume dopo essersi sentito male, ma non si esclude un suicidio.

Domenica mattina, 14 ottobre, all’interno della riserva aquileiese, era stato un cacciatore a individuare il corpo.

16 ottobre 2018

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine