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Aquileia non apre il museo di domenica e la polemica infuria

Carenza di personale, ma per la Regione «è inaccettabile». Zilli (Lega) pronta all’interrogazione: evitiamo figuracce

di Elisa Michellut

AQUILEIA. Bufera dopo l’annuncio del direttore del Polo museale del Fvg, Luca Caburlotto, il quale ha reso noto che, a causa della carenza di personale, il Museo archeologico nazionale di Aquileia resterà chiuso la domenica e nei giorni festivi, fino al 31 dicembre.

Anche per la Regione è inaccettabile. Da una parte la città romana sta lavorando alla stesura definitiva del dossier di candidatura a capitale italiana della cultura 2016/2017 e dall’altra il Museo chiude la domenica.

Pare un controsenso eppure è realtà. Caburlotto ha specificato che il museo aquileiese, che peraltro ha ricevuto uno stanziamento di un milione e mezzo di euro, assegnato dal ministro Franceschini, sarà aperto da martedì a sabato e in alcune precise domeniche (20 settembre, 4 ottobre, 1 novembre e 6 dicembre) ma la notizia non consola chi pensava che Aquileia fosse pronta al salto di qualità.

Le reazioni non si sono fatte attendere. Il sindaco, Gabriele Spanghero, rivolge un appello alla direzione del Polo museale Fvg.

«Non è una buona idea affossarci prima di trovare assieme una soluzione. Per esempio, perché non coinvolgere le associazioni? Per Aquileia è un danno d’immagine per il presente e per il futuro. Era meglio posticipare l’apertura o anticipare la chiusura durante la settimana».

È laconica Barbara Zilli, consigliere regionale della Lega Nord. «Praticamente nei giorni di maggior afflusso turistico lasciamo chiusa la punta di diamante dell’offerta culturale della Regione. Azioni come questa, anziché dare lustro alle nostre eccellenze, le affossano. Sarà mio compito presentare un’interrogazione. La Regione deve correre subito ai ripari per non farci sfuggire ulteriori flussi turistici ed evitare figuracce».

Il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello commenta: «È inaccettabile. È incredibile che non si trovino le risorse per garantire l’apertura di uno dei principali musei statali del Fvg nella giornata di maggior afflusso. Vanno subito valutate le istanze dei rappresentanti dei lavoratori, che riguardano non gli stipendi ma l’accredito degli straordinari domenicali. L’apertura la domenica è priorità assoluta».

Per l’assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti la decisione «stona col decreto Franceschini sulla riforma dei beni culturali, che esenta il direttore da competenze archeologiche e le focalizza sulle attività di valorizzazione degli spazi espositivi, per il cui riallestimento è stato conseguito un finanziamento statale di

1,5 milioni di euro».

 

Per Torrenti occorre rimediare alle difficoltà emerse. «In caso di problemi insormontabili – chiosa l’assessore – può essere riconsiderata l’eventualità di un passaggio di competenza dei cinque musei del Polo alla Regione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

12 settembre 2015

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